Covid ad Avellino, al Moscati stabile il numero dei degenti

Covid ad Avellino, al Moscati stabile il numero dei degenti
È stabile la situazione dei degenti covid ricoverati negli ospedali della provincia. Da circa una settimana sono meno di 100. Stando agli ultimi dati diffusi...

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È stabile la situazione dei degenti covid ricoverati negli ospedali della provincia. Da circa una settimana sono meno di 100. Stando agli ultimi dati diffusi dall'azienda ospedaliera e sanitaria, in questo momento ce ne sono 94, dei quali 9 sono intubati in terapia intensiva.


All'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino, i pazienti positivi al nuovo coronavirus sono 67, la maggior parte si trova nel Covid Hospital, 8 sono in terapia intensiva.
Dopo Geriatria e Malattie infettive, è quasi vuota anche la Medicina d'urgenza: i tre reparti erano stati riconvertiti, inglobati nell'area covid, per far fronte all'emergenza quando gli accessi dei contagiati avevano superato ampiamente quota 100.

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Poi, anche grazie al sostegno della cliniche private che stanno accogliendo i casi meno complessi o in via di guarigione, la situazione all'interno della struttura di Contrada Amoretta è migliorata.
Impegnato anche il plesso Landolfi di Solofra, dove sui 40 posti letto disponibili ne sono occupati meno della metà.
Ad Ariano Irpino, presso il presidio ospedaliero Sant'Ottone Frangipane sono, invece, ricoverate 27 persone positive al nuovo coronavirus, di queste una (su 7 posti letto) è in terapia intensiva; 7 (su 12 posti letto) in Medicina covid; e 19 in Area covid, di cui 13 (su 16 posti letto) in Medicina e 6 (su 10 posti letto) in subintensiva.
Passando al pronto soccorso, dopo la denuncia del Nursind, nessun riscontro, almeno fino a questo momento, da parte della direzione strategica sull'uso dei test rapidi poco affidabili.
«Da segnalazioni che ho ricevuto dice Michele Rosapane, segretario aziendale del sindacato degli infermieri - si sono registrati molti pazienti negativi al test rapido, ma poi risultati positivi al test molecolare».
«Da quando sono stati introdotti questi test - spiega Rosapane , ho poi ricevuto diverse altre segnalazioni su falsi negativi registrati al test antigenico».


Questo confermerebbe quanto si legge in uno studio condotto dallo Spallanzani dove emerge una specificità di alcuni test rapidi che avrebbero un'affidabilità inferiore al 50 per cento: «Ovviamente, se ciò fosse confermato, la direzione strategica dovrà ovviare. Confidiamo in un'attenta valutazione sull'efficacia di questi test rapidi da parte dei dirigenti preposti.


Queste problematiche purtroppo si stanno registrando in molte aziende sanitarie del nostro territorio nazionale. Bisognerebbe perciò utilizzare test il più attendibili possibile: quello più sicuro rimane ovviamente il tampone molecolare». Che i test rapidi funzionassero fino a un certo punto era già noto. Le evidenze scientifiche parlano di un 30 per cento di casi in cui si rischia l'errore con test che risultano negativi e invece la persona è positiva.Tornando al Moscati, gara di solidarietà anche quest'anno, in occasione delle festività natalizie. Emblema della solidarietà sono le installazioni natalizie: il cuore luminoso e un albero di Natale sistemati nei pressi del Covid Hospital e cinque alberi addobbati nel pomeriggio di venerdì nella piazza centrale interna della città ospedaliera.
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Il Mattino