Covid ad Avellino, record di vaccini ma c'è da aspettare ore

Covid ad Avellino, record di vaccini ma c'è da aspettare ore
File sempre più lunghe per accedere al centro vaccinale di Avellino. Nella giornata del record di somministrazioni (3mila 603) e dell'arrivo in Irpinia di quasi 12mila...

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File sempre più lunghe per accedere al centro vaccinale di Avellino. Nella giornata del record di somministrazioni (3mila 603) e dell'arrivo in Irpinia di quasi 12mila dosi, esplode la protesta all'esterno della tensostruttura del Campo Coni. 

Accumulati ritardi per quasi 3 ore, attorno alle 15 è stato necessario l'intervento della squadra volante della Polizia per placare gli animi. Per la maggior parte ultrasettantenni, ma anche molti soggetti fragili. Tutti o quasi con almeno un accompagnatore. Circostanza che ha determinato un certo affollamento nel vialetto che conduce all'ingresso della struttura con assembramenti, persone accalcate per non perdere il proprio turno. «Se ti allontani, per evitare di stare troppo addosso agli altri, rischi di non sentire il tuo nome e cognome quando ti chiamano», spiega un anziano signore. «La mia convocazione era per le 11.15», aggiunge, mostrando il sms ricevuto l'altra sera dal call center dell'Asl. «Sono passate quasi tre ore e ancora non mi hanno chiamato». Rincara la dose il figlio di una signora di 74 anni: «Sono giorni che si ripetono queste scene: non riesco a comprendere perché non si prendano provvedimenti. Mia mamma ha più di 70 anni ma è anche un soggetto fragile, è malata oncologica: vi sembra normale che sita qui da circa 4 ore senza la possibilità di andare in bagno, senza aver pranzato e avendo solo la possibilità di sedersi su una panchina? Sono cose da terzo mondo».

Sulle attese all'esterno del centro vaccinale del Campo Coni, il direttore generale dell'Asl Maria Morgante spiega: «Dipendono da tanti fattori, ma sicuramente non dalla carenza di personale». La piattaforma informatica a volte rallenta, ma più che altro la causa dei ritardi è dovuta alla reticenza delle persone a fare il vaccino AstraZeneca (destinato, in questa fase, proprio agli over 70): «Le persone non sono sicure sul farsi iniettare il vaccino AstraZeneca. Questo fa allungare i tempi». La percentuale di rinuncia è tra il 20 e il 30 per cento: «I medici devono fare opera di convincimento e questa fa perdere minuti preziosi». Altra questione, sollevata l'altro giorno, è quella della presenza all'interno dei centri dei medici di base che a detta dell'Asl «non sono ancora molto pratici nello smaltire gli utenti». Accusa rispedita al mittente dal presidente dell'Ordine dei medici di Avellino, Francesco Sellitto, che, in un'intervista al Mattino, s'è detto «offeso». Intanto, le persone continuano ad aspettare ore prima di fare il vaccino. La soluzione, almeno per quanto riguarda il capoluogo, potrebbe essere quella di attivare almeno un altro paio di box. L'Asl, proprio in questo modo, ha risolto il problema venerdì scorso quando il cronoprogramma era slittato di 3 ore e mezzo.

Ieri, intanto, come annunciato nei giorni scorsi da Morgante, sono stati consegnati all'ospedale Frangipane di Ariano Irpino 10 pizze del siero Pfizer-BionTech. Ogni pizza contiene 195 flaconi, ognuno dei quali consente di estrarre 6 dosi. Quindi, adesso, sono a disposizione 11mila 700 vaccini che saranno destinati, come previsto dal piano regionale, ai soggetti fragili, ai disabili e ai cittadini con più di 80 anni che ancora non hanno fatto la prima iniezione. L'Asl di Avellino ha quasi completato il primo giro di iniezioni agli ultrasettantenni e in 3 centri (Ariano, Moschiano e Lioni) sono partite le convocazioni degli ultrasessantenni. Restano, però, da chiamare circa 800 persone con più di 80 anni che non hanno risposto alla prima convocazione. In molti non avrebbero letto l'sms inviato dal nostro servizio di Recall. Un altro rifornimento di Pfizer, dello stesso quantitativo, è previsto per mercoledì prossimo. Domani era, invece, in programma la prima consegna di Johnson & Johnson. Tuttavia, martedì pomeriggio è arrivata la richiesta da parte degli organismi di controllo statunitensi di sospendere il vaccino dopo alcuni casi di trombosi. Tornando alla campagna, come detto, record di somministrazioni per l'Asl che ieri ha fatto 3mila 603 dosi: 174 a Mirabella Eclano, 179 a Monteforte Irpino, 185 a Sant'Angelo dei Lombardi, 143 a Montemarano, 380 ad Avellino, 66 a Montoro, 145 a di Solofra, 375 ad Ariano Irpino (2 sedi), 95 a Vallata, 157 ad Atripalda, 101 a Flumeri, 92 a Moschiano, 71 a Cervinara, 172 a Montefalcione, 176 a Grottaminarda, 181 a Mercogliano, 154 ad Altavilla Irpina, 169 a Mugnano del Cardinale, 151 a Montella, 120 a Bisaccia, 196 a Lioni, 30 a domicilio e 91 alla caserma Berardi di Avellino. A Mugnano ha fatto la prima dose anche il consigliere regionale e presidente della commissione Sanità Enzo Alaia: «Amministratori, personale sanitario, esercito, volontari, siamo tutti schierati in campo: mandateci i vaccini, la nostra macchina non intende fermarsi». 

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Il Mattino