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«Se vaccini non ce ne sono i punti vaccinali chiudono». Svelato l'arcano della sospensione, da sabato scorso, dell'attività di 10 sedi per la somministrazione dei sieri anticovid.
Il direttore generale dell'Asl, Maria Morgante, dopo tre giorni di assordante silenzio decide che, sul punto, «forse è meglio fare chiarezza». Dunque, lascia intendere il motivo dello stop, ragionando in questi termini: «I punti vaccinali restano aperti laddove abbiamo vaccini. E se vaccini non ce ne sono i punti vaccinali chiudono». Detta altrimenti, da sabato scorso è stata rimodulata la mappa dei centri vaccinali non perché erano state esaurite le liste dei cittadini prenotati, come da via Degli Imbimbo avevano fatto sapere in un primo momento, ma perché nei frigoriferi dell'ospedale Frangipane di Ariano Irpino (hub provinciale per lo stoccaggio e la conservazione delle dosi) scarseggiano le scorte. Di qui, la scelta di chiudere una decina di sedi al giorno, lavorando a ritmo ridotto da sabato scorso. E segnando una decrescita, piuttosto infelice nei numeri, della campagna anticovid (si è passati dalle quasi 4mila dosi al giorno a poco più di mille).
Ma la manager non demorde. Anzi, tiene a sottolineare quanto di buono sta facendo l'Asl di Avellino. Premette: «L'obiettivo non è solo tenere aperti i centri vaccinali, ma è garantire sempre e comunque la seconda dose. Quindi noi i calcoli li facciamo. E nel momento in cui abbiamo la possibilità di tenere aperti tutti i centri, li troverete aperti tutti e 23».
L'obiettivo, fissato da Palazzo Santa Lucia, è di completare questa fase (over 80, non deambulanti, fragili e disabili) entro il prossimo 8 maggio. Morgante conferma: «Contiamo di raggiungere tutti i fragili e i non deambulanti nell'arco di una quindicina di giorni. Per i cittadini con più di 80 anni deambulanti siamo a buon punto, mancano soltanto coloro che non si sono presentanti in prima convocazione: li stiamo ricontattando».
Tornando alle scorte, c'è l'annuncio: «Abbiamo ricevuto un rifornimento di vaccini Moderna, aspettiamo nelle prossime ore quelli di AstraZeneca e di Pfizer-Biontech (domani). Confermati gli arrivi non avremo ostacoli, ma ribadisco che l'Asl non può raggiungere l'obiettivo se non ha i vaccini».
Da ieri altra novità, la postazione in modalità drive through dell'Esercito è itinerante: «Abbiamo terminato, per il momento, il servizio offerto presso la caserma Berardi di Avellino. Siamo approdati nel comune di Sturno dove saremo anche oggi per poi spostarci a Lioni fino a giovedì e venerdì andremo a Moschiano: così completeremo tutti i non deambulanti».
Infine, sui caregiver e i familiari dei fragili che, in più occasioni, hanno lamentato ritardi: «Stiamo convocando gli ultimi over 80 deambulanti, disabili e fragili. Non appena finiamo questi convochiamo caregiver e familiari».
Intanto, seppure a ritmo ridotto, è proseguita la campagna vaccinale. L'Asl, nelle 13 sedi operative, ha somministrato 1528 dosi di vaccino (alle quali bisogna aggiungere le 288 dei team mobili): 102 presso il centro vaccinale di Monteforte Irpino, 90 a Mirabella Eclano, 97 ad Avellino, 91 a Montoro, 198 ad Ariano Irpino, 90 a Vallata, 90 a Flumeri, 102 a Montefalcione, 102 ad Altavilla Irpina, 96 a Mugnano del Cardinale, 108 a Montella, 48 a Bisaccia, 95 a Lioni, 19 a domicilio (pazienti in Adi), 39 nelle residenze sanitarie e 161 presso il drive through di Sturno. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino