Covid nel Beneventano, focolaio tra pazienti e operatori al «Paradiso verde»

Covid nel Beneventano, focolaio tra pazienti e operatori al «Paradiso verde»
Il nome della struttura per anziani, Paradiso verde, a Sturno, stride con l'inferno attuale del Covid-19. La residenza che da anni ospita una ventina di degenti di quel...

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Il nome della struttura per anziani, Paradiso verde, a Sturno, stride con l'inferno attuale del Covid-19. La residenza che da anni ospita una ventina di degenti di quel comprensorio, gestita da una cooperativa di infermieri e professionisti della sanità, adesso è un cluster. Sono ventuno i casi positivi (tra ospiti e personale) registrati nelle ultime ore all'interno della RSA considerata un'eccellenza nel campo della geriatria e dell'assistenza alla terza età. Eppure da un mese, da quando è ripresa la seconda ondata pandemica, erano state adottate precauzioni rigorose per tutelare gli anziani. Centellinate le visite dei parenti proprio per preservare gli ospiti e tenere lontano dal Paradiso verde' lo spettro del Coronavirus.

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Operatori scrupolosi al punto da non lasciare il centro e vigilare, notte e giorno, sulla salute degli ospiti. Nessun dispositivo di protezione individuale era stato trascurato o affidato al caso. Il servizio di vigilanza era stato appositamente innalzato ma nemmeno questo cordone sanitario impenetrabile ha retto alla furia virulenta del Covid-19. La struttura è blindata - fa sapere Vito Di Leo, il sindaco di Sturno-. Ora che stavamo respirando. Ora che ci stavamo lasciando alle spalle l'incubo delle settimane passate siamo ripiombati nella spirale del contagio. Il primo cittadino è in collegamento telefonico diretto con i responsabili che non hanno mai abbandonato la RSA sturnese e adesso, per ovvii motivi, non possono uscire. Sono in isolamento, e non può essere altrimenti. L'impennata dei contagi ha travolto nuovamente la comunità ufitana dopo la decina di casi registrata negli ultimi giorni e la catena di cittadini in quarantena perché contatti stretti di positivi. C'è un'atmosfera da coprifuoco imminente, e mai dichiarato dalle autorità, nel centro cittadino che pure si stava preparando, sempre nel pieno rispetto delle norme anti-covid, alla festa novembrina di Ognissanti e alla commemorazione dei defunti con la tradizionale visita al camposanto. E' una situazione incredibile, surreale - esclama sempre Vito Di Leo alle prese con la comunicazione dell'esito dei tamponi alle famiglie che da settimane vivono in uno stato di inquietudine e solitudine-. Gli operatori della struttura sono stati sempre così attenti e professionali. Adesso i degenti sono stati sottoposti alle cure mediche del caso con la somministrazione di antibiotici e antivirali. Per fortuna, la maggioranza è risultata asintomatica, ma comunque si tratta di persone anziane e fragili. L'amministrazione comunale di Sturno si è subito attivata per fornire il necessario al personale in servizio a Paradiso verde', personale che non può lasciare il centro per contenere la diffusione del contagio sul territorio. Il cruccio è sempre questo. Isolare per spezzare la catena maledetta del virus che toglie il respiro e accende focolai infettivi là dove c'è una comunità. A Sturno come a Mirabella Eclano il Covid ha contagiato le fasce più deboli della società: gli anziani, perlopiù ospiti di residenze destinate alla terza età. Allo stato il monitoraggio è costante- ha aggiunto infine il sindaco Di Leo-. La professionalità degli operatori sanitari della struttura è una garanzia, specie in questo momento critico. Voglio solo augurare una rapida guarigione a tutti gli ospiti e al personale contagiato».

Intanto a Mirabella Eclano, in forma strettamente privata come prevede il protocollo anti-covid, è stata benedetta e tumulata la salma di Rosina Caso, l'ottantasettenne ospite del centro per anziani Maria Teresa' deceduta poche ore dopo il ricovero d'urgenza all'ospedale Moscati di Avellino. 

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Il Mattino