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Una coppia d’oro del cinema e del teatro italiano per la prima volta insieme sul palcoscenico dopo essere stati legati sentimentalmente quando ancora non erano conosciuti al grande pubblico.Il Teatro Partenio attende Giuliana De Sio ed Alessandro Haber, ma anche Paolo Sassanelli, Riccardo Festa, Samuele Fragiacomo, in La signora del martedì (oggi alle 20.45 e domani alle 18) per la regia di Pierpaolo Sepe. Si tratta della versione teatrale dell’omonimo romanzo di Massimo Carlotto pubblicato nel gennaio del 2020.
Ed è stato lo stesso Carlotto a lavorare fianco a fianco con De Sio nella costruzione del testo. Sono quattro personaggi che si muovono nella storia: Alfredo un travestito proprietario di una pensioncina, che si veste da donna dentro la sua pensione e da uomo quando esce fuori, una signora misteriosa, Nana (Giuliana De Sio), che ogni martedì bussa alla porta di questa pensione, paga e sale al primo piano, dove abita un attore porno in disarmo, colpito da ictus per avere assunto troppo viagra e che adesso fa il gigolò, ed infine un personaggio strano sulla sedia a rotelle, Belli (Alessandro Haber), che si presenta come un cliente che è stato cacciato dalla moglie, ma che nel corso della narrazione si rivela la sua vera professione di giornalista, ma anche la sua ossessione per la donna.
Tutto il corpo centrale dello spettacolo si basa su questa intervista-psicodramma tra la signora del martedì e il giornalista, che l’ha pedinata a lungo per riuscire a parlare con lei.
Fortunatamente per Haber (in questi giorni nei cinema con una parte in Romeo è Giulietta) le cose sono migliorate, è ritornato in piedi, ma il suo Belli in scena continua a stare seduto. Quando la storia arriva ad un apice drammatico, il registro cambia nel comico. Lo spettacolo è inframmezzato anche da canzoni: per la Signora del martedì è molto importante un tango, l’attore porno canta L’immensità, il transessuale balla sulla musica di Patty Pravo e il giornalista canta La Notte di Adamo. Ogni attore ha il suo tema ed è puro intrattenimento, ma molto originale. Dalla ragazza del lunedì di Venditti in cui in chiave parodistica si cantava dei divertimenti dell’ex presidente del consiglio Berlusconi alla La signora del martedì dove Massimo Carlotto descrive altri meccanismi della nostra società ugualmente nefasti.
La sua terribile storia personale con anni di carcere per un omicidio che non ha commesso ha impresso una precisa direzione alla sua produzione letteraria che racconta del dolore e della capacità di resistenza degli esclusi. Ne La signora del martedì va oltre il noir raccontando il lato oscuro e criminale della società, di cui siamo tutti partecipi e complici, sempre più somigliante ad un'arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del "diverso" colpevole e del sangue che scorre.
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