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Il racconto di un’Irpinia tutta da riscoprire, attraverso la storia drammatica di una donna, ricca di fascino e di doti interiori. Evangelina (Sperling & Kupfer, 208 pag. 17,90 euro) è il romanzo di Lorenzo Sassoli de Bianchi, neurologo, presidente dell’azienda Valsoia, che sarà presentato oggi, alle 10.30, al Palazzo Civico di Montoro.
I saluti sono del sindaco di Montoro Girolamo Giaquinto, dell’assessore alla Cultura Raffaele Guariniello e della vicaria dell’Ipseoa di Montoro, Patrizia Botta. Gli interventi sono del giornalista e scrittore Antonio Corbisiero, dello scrittore e deputato Andrea De Simone e del giornalista Alfonso Sarno. Con la sua sensibilità, Lorenzo Sassoli de Bianchi regala al lettore un personaggio intenso, attraverso una narrazione insolita ed emozionante, tratteggiando il ritratto di una giovane donna con le qualità caratteriali della gente d’Irpinia, terra che ha conosciuto quando, da giovane medico, operò come volontario nei paesi martoriati dal terremoto del 1980.
«Il romanzo - spiega l’autore - nasce dal mio impegno di giovane medico nella provincia irpina. Improvvisamente, dinanzi ai miei occhi, vidi l’immagine di una ragazza bionda che dipingeva davanti ad un cavalletto. Le chiesi la ragione per cui non prendeva parte alle operazioni di soccorso.
E a distanza di più di 40 anni, l’autore ha mantenuto un legame con la nostra provincia: « Sì, attraverso l’amicizia con la scrittrice Licia Giaquinto, l’autrice de Le Janare, che vive a Bologna. Una volta, mi ha chiesto di aiutarla ad accendere i riflettori su Aterrana, questo splendido borgo antico di cui è originaria, dove organizza rassegne, incontri culturali. Aterrana è un paese davvero fantastico. Qui, si respira un’aria libera, di altri tempi. È un luogo dove si incontra un mondo intenso, che considera e assegna rilievo agli aspetti dell’esistenza, su cui si fonda la civiltà contemporanea. Penso che artigiani e contadini possano ancora essere il perno del presente».
Presidente di un’azienda florida, la Valsoia, Sassoli de Bianchi investirebbe sul nostro territorio: «Sì, perché sono innamorato di questa provincia e della sua gente. Al momento, non c’è l’occasione. Certo, ci sono delle condizioni indispensabili per un’industria, come il miglioramento dei servizi, dei trasporti, la necessità di estendere in queste aree la banda larga. Penso che, con le politiche idonee a valorizzare le sue risorse, l’Irpinia può avviarsi allo sviluppo».
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