Avellino: dopo 62 anni stop al luna park, scoppia la rabbia dei giostrai

Le giostre del Rione Corea ad Avellino
È ufficiale: quest'anno ad Avellino non ci saranno le tradizionali giostre di agosto, per il dispiacere di adulti e bambini. Dopo un tribolato tira e molla tra i...

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È ufficiale: quest'anno ad Avellino non ci saranno le tradizionali giostre di agosto, per il dispiacere di adulti e bambini. Dopo un tribolato tira e molla tra i giostrai della famiglia Canterini e l'Amministrazione comunale guidata da Gianluca Festa, ieri mattina la corda si è definitivamente spezzata. Un colpo di scena, se si considera che solamente qualche giorno fa, martedì, tutto sembrava ormai pronto. Le attività di montaggio delle attrazioni, come avevano fatto sapere i giostrai stessi, sarebbero dovute cominciare a piazzale degli Irpini il 16 agosto, così da provare ad aprire i battenti entro la ventina del mese. Il luna park, poi, sarebbe potuto rimanere in città fino al 3 settembre, con la possibilità di proroghe. I giostrai, a tal proposito, avevano già fatto richiesta per restare fino al 10. Tuttavia, quando ieri si sono recati in Comune per ritirare il certificato di autorizzazione all'installazione del parco divertimenti, c'è stata l'amara scoperta. «Non avremmo avuto - spiega amareggiato Roberto Canterini - nessuna possibilità di trattenerci oltre. Saremmo dovuti andare via definitivamente il 2 settembre, perché il giorno successivo comincerà il campionato dell'Avellino Calcio, per cui il piazzale servirà come parcheggio per gli spettatori».

A confermarlo è anche il sindaco che, attraverso una nota ufficiale, ha motivato il diniego. «Non è stato possibile accogliere la loro proposta - scrive - per questioni di ordine pubblico emerse durante la riunione dell'apposito Comitato, tenutasi in Prefettura». Perciò, a rinunciare alla tappa avellinese sono stati proprio i giostrai perché, come fanno sapere, lavorando per un periodo tanto breve, e a Ferragosto già passato, non sarebbero riusciti nemmeno a rientrare nelle spese (tra cui gli oltre 10mila euro da pagare per l'occupazione del suolo pubblico). Secondo il loro punto di vista, però, non avrebbero avuto alcuna scelta. «Si sarebbero potute trovare tante soluzioni - afferma Canterini - ma è mancata la volontà da parte del Comune». E continua: «Se ce lo avessero detto prima, saremmo potuti venire a inizio luglio, invece c'è stato un continuo temporeggiare. Ci sentiamo davvero presi in giro».

In fumo, dunque, una storia durata ben 61 anni. Era il 1961, infatti, quando il luna park itinerante dei Canterini fece tappa per la prima volta ad Avellino. Una continuità che nel tempo non si è mai interrotta, ad eccezione di due tragici periodi: quello del terremoto dell'Irpinia del 1980 e poi, più recentemente, quello del Covid. Questa volta, invece, gli ostacoli rivelatisi insormontabili sono stati ben diversi, anche se tutti prevedibili. Il sindaco si è detto comunque disponibile ad individuare una soluzione, anche se ormai il tempo sembra davvero scaduto. 

 

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Il Mattino