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Colpo di scena nella tumultuosa vicenda della didattica in presenza: da oggi rientrano tra i banchi anche gli alunni di quarta e quinta elementare. Lo ha deciso il Tar Campania, V Sezione, che ha accolto il ricorso di un folto gruppo di genitori e stabilito l'adeguamento alle disposizioni nazionali per le scuole primarie della regione. Ai sindaci e alle Asl, comunque, viene lasciata l'ultima parola in presenza di focolai di contagio acclarati.
Nessuna ordinanza ostativa, intanto, si registra per il capoluogo irpino. Ad Avellino, infatti, appena ricevuta la notizia, la macchina organizzativa si è subito mossa. «Non c'è alcuna difficoltà afferma l'assessore alla Pubblica Istruzione, Geppino Giacobbe la situazione è sotto controllo e da parte dell'amministrazione comunale non ci sarà nessuna disposizione restrittiva. D'altra parte, lunedì abbiamo accolto nei nostri plessi gli alunni delle terze, dopo che la settimana precedente avevano iniziato a svolgere le lezioni in aula i loro compagni di prima e seconda. Dunque, nessun problema, solo l'anticipo di alcuni processi che sarebbero dovuti partire dal 25. Abbiamo avvisato anche gli autisti degli scuolabus, quindi anche il servizio di trasporto dei bambini funzionerà regolarmente». Certo, anche all'assessore, rispetto ai dati epidemiologici in risalita nell'ultima settimana, qualche piccola perplessità resta. Specialmente considerando che questo provvedimento permette di guadagnare solo due giorni sulla tabella di marcia. «Spero che a livello epidemiologico riprende Giacobbe ci siano tutti i presupposti per iniziare. Per quanto riguarda i dirigenti scolastici so che hanno fatto tutto quello che c'era da fare. Istituti comprensivi e Circoli didattici in città sono pronti da tempo. In più rafforziamo anche la presenza delle pattuglie dei vigili. Non ci resta che augurare ai bimbi buon rientro». Unica eccezione, due classi dell'istituto Perna-Alighieri, già impegnate con le lezioni in presenza, che da oggi resteranno in quarantena almeno fino al 2 febbraio per un caso di positività registrato tre giorni fa.
La decisione del Tar, intanto, pone anche degli interrogativi sul prosieguo.
La sentenza, un po' inattesa per la verità, in Irpinia ha colto alla sprovvista qualche sindaco e i dirigenti scolastici, ma, in sostanza, dove già erano riprese le lezioni in presenza non dovrebbero esserci problemi. Per quanto concerne le medie, restano in vigore le disposizioni regionali che prevedono la sospensione delle attività in presenza fino al 23 gennaio. Mentre per le superiori si deciderà, così come previsto, successivamente alla luce delle verifiche dell'Unità di Crisi.
Nel frattempo, questa mattina rientreranno a scuola gli studenti delle elementari al completo in quasi tutti i grandi centri della provincia, a partire da Ariano. L'amministrazione del Tricolle, infatti, nonostante i casi di contagio registrati nell'asilo Mancini, terrà le scuole aperte aumentando l'azione di prevenzione.
In classe anche ad Atripalda, Monteforte e Montoro, così come a Baiano, Montefredane, Montella, Calitri, Montemarano e nella maggioranza dei comuni irpini.
Situazioni diverse, invece, sono da ricercare in quei centri dove già vigevano ordinanze che presuppongono un programma graduale di ritorno alle lezioni in presenza calibrato sulla evoluzione epidemiologica locale. Ad Avella, ad esempio, si continua in Dad per terze, quarte e quinte classi fino al 24. A San Martino Valle Caudina, causa Covid, scuole chiuse fino al 26, così anche a San Mango sul Calore ma fino al 23. A Lapio e Solofra terze, quarte e quinte e scuole medie in presenza il 25, come pure a Mercogliano dove lunedì è previsto l'ingresso dell'intero ciclo delle primarie insieme alle secondarie. Infine, restano in dad fino al 23 le scuole di Marzano, fino al 24 quelle di Domicella e fino al 30 quelle di Lauro e Bagnoli Irpino.
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