Polizia municipale Avellino, Festa: «Proveremo a far rateizzare le sanzioni»

Avellino chiama il Governo per scongiurare il lockdown energetico. Abbassare l'Iva, finanziare gli aiuti, stoppare la speculazione: il sindaco, Gianluca Festa, mette sul...

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Avellino chiama il Governo per scongiurare il lockdown energetico. Abbassare l'Iva, finanziare gli aiuti, stoppare la speculazione: il sindaco, Gianluca Festa, mette sul tavolo le sue istanze. E per fare i conti prima di tutto in casa propria, annuncia un nuovo colpo di scena nella riorganizzazione dei servizi: i vigili tornano a Palazzo di Città.

Istanze e promesse arrivano a margine di una manifestazione che segna, plasticamente, l'esplosione della protesta contro il caro bollette. Le saracinesche di Avellino si abbassano una dopo l'altra e richiamano alla mente la grande serrata per il Coronavirus. Ma stavolta l'epidemia è economica. «Avellino ha fatto sentire che c'è - commenta Festa - Lo ha fatto in una manifestazione pacifica ma rabbiosa, perché il problema coinvolge tutti». Il capo dell'amministrazione di Palazzo di Città è sceso in piazza ma non vede altre strade se l'intervento dell'esecutivo: «Questa è una speculazione accusa e non dobbiamo nascondercelo. La soluzione passa inevitabilmente per lo Stato, c'è bisogno dell'erogazione di miliardi di euro per aumenti che oggi riguardano la corrente e domani il gas». Ma intanto lo Stato fa cassa. Altro paradosso, altra istanza politica: «È il momento di abbassare l'Iva, siamo ancora al 22 per cento ed è una follia che lo Stato guadagni sui rincari energetici». 

L'autunno è caldo e potrebbe farsi immediatamente caldissimo. La tenuta sociale è a rischio, ma la fascia tricolore prova ad allontanare certi fantasmi: «Quando ti arriva una bolletta da duemila o tremila euro è normale è evidente che hai una reazione. Immagino un grande sinergia e non una guerra tra poveri. Dobbiamo farci sentire tutti insieme, sempre più forte». La leva fiscale? I commercianti hanno chiesto all'amministrazione di attivarsi ed attivarla. Festa lo sta valutando con Assosservizi e indica possibili aiuti: «Potremmo intervenire sulle rateizzazioni e sulle sanzioni. Abbiamo interloquito col gestore, ora cerchiamo di capire se c'è la soluzione».

Ma anche il Comune è alla canna del gas. Bollette esorbitanti si profilano all'orizzonte, e i costi già milionari potrebbero raddoppiare. Ecco la nuova mossa dell'amministrazione: «Non toglieremo i riscaldamenti ai ragazzi o la luce in strada - ribadisce il sindaco - Ma è improcrastinabile portare gli uffici della Polizia municipale nella sede centrale, perché è ovvio che risparmiare il costo di un'intera sede per noi è fondamentale». I caschi bianchi del colonnello Arvonio, insomma, tutti a Palazzo di Città. Dove già è in programma su iniziativa della vicesindaco con delega al Personale Laura Nargi, l'accorpamento delle stanze e degli uffici, con la chiusura di circa metà del Palazzo. Progetti e planimetrie sono già nero su bianco da settimane.

Insomma, è tempo di fare grande attenzione ai costi, a casa, in negozio, e pure al Comune di Avellino. Ovviamente, la mossa del sindaco sul convento di San Generoso ha evidentemente un duplice scopo. Liberando la struttura occupata dalla municipale, Festa manda un segnale chiarissimo al presidente del Tribunale, Vincenzo Beatrice, rispetto al suo piano di riorganizzazione degli uffici giudiziari. Il Giudice di Pace potrà andare a San Generoso, il sindaco potrà trasferire il Municipio al De Peruta. «Ora si capiscono alcune mie scelte - ribadisce - alla luce della necessità di risparmiare». 

Il vecchio Municipio è certamente più piccolo di Palazzo di Città. Ma sarebbe sufficiente a tenere dentro anche i vigili? A sentire Festa, sembra di sì. Vedremo. Nei prossimi giorni, in ogni caso, arriverà la risposta del presidente Beatrice. Intanto, la questione energetica è davvero una tegola per il Comune. L'ente, già in pre-dissesto, pagherà milioni in più per luce e gas e rischia di dover rivedere notevolmente il suo piano di risanamento.

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Il Mattino