Avellino, addio al professore Festa: l'omaggio di amici e colleghi

Avellino, addio al professore Festa: l'omaggio di amici e colleghi
Oggi alle 15.30, nella Chiesa del Rosario di Corso Vittorio Emanuele ad Avellino, l'ultimo saluto a Francesco Saverio Festa. Ieri, per l'intera giornata, in tanti...

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Oggi alle 15.30, nella Chiesa del Rosario di Corso Vittorio Emanuele ad Avellino, l'ultimo saluto a Francesco Saverio Festa. Ieri, per l'intera giornata, in tanti hanno voluto congedarsi dal professore di Filosofia politica recandosi nella camera ardente allestita a Torrette di Mercogliano. Dalle 8 del mattino e fino a tarda sera hanno vegliato la bara gli amici Iginio Garofalo, Mario Cesa, Generoso Picone, Ugo Santinelli, Amalio Santoro, Giuseppe Carillo, Pierino De Gruttola, Peppino Saviano, Sabdro Luongo,solo per citarne alcuni, i colleghi dell'Università di Salerno Gian Paolo Cammarota, Vincenzo Cocco, Vincenzo Esposito, Maurizio Merico, Angelo Maria Vitale, Daniela Calabrò, i suoi allievi, ma anche rappresentanti istituzionali e della società civile. C'era il segretario della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi, uno degli ultimi a vedere il docente prima della sua scomparsa.

 
Ancora sconvolto per l'accaduto Fiordellisi assicura che in onore di Festa saranno portate avanti le attività dell'Osservatorio politico-sindacale «Gaetano Vardaro», al quale il professore teneva tanto. «L'Osservatorio dice continuerà ad avere uno spazio adeguato nella Cgil. I cicli denominati È in crisi la democrazia proseguiranno. Domenica scorsa ricorda Fiordellisi con Festa avevamo definito gli altri appuntamenti e immaginato anche un'iniziativa di rilievo nazionale sull'autonomia differenziata, da tenersi a giugno dopo le elezioni». Quindi un aneddoto dal quale traspare la semplicità del grande intellettuale: «Una volta racconta il sindacalista gli dissi che mio nonno mi aveva esortato a studiare la storia e la geografia perché senza queste conoscenze non si va da nessuna parte. Festa mi rispose che aveva ragione mio nonno. Il suo pensiero forse non è arrivato fino in fondo in questa città solo perché non amava fare cose ordinarie: il ragioniere, come amava definirsi e pretendeva che tutti lo chiamassero, era una persona straordinaria: ci mancherà».

Anche il Centro di ricerca «Guido Dorso», di cui Festa era membro del Comitato scientifico, renderà omaggio allo studioso il prossimo 11 aprile in apertura di un convegno e in autunno con una giornata dedicata. Tommaso La Rocca, docente all'Università di Ferarra, ha lanciato ieri sul Mattino la proposta di concedere a Festa la cittadinanza austriaca per il costante interesse mostrato e il prezioso contributo offerto nella sua lunga carriera accademica alla filosofia e alla storia politica austriaca.


Morto per cause naturali, come accertato dall'autopsia eseguita dal medico legale Lamberto Pianese su disposizione del magistrato Roberto Patscot, Festa è stato rinvenuto cadavere giovedì sera nel suo appartamento di via Partenio. Sul corpo nessuna traccia di violenza, l'ipotesi più probabile resta quella di un infarto che l'avrebbe colpito prima di recarsi all'Università. Lunedì scorso non si era presentato alle lezioni di Filosofia politica senza avvertire gli studenti. Tre giorni dopo l'altra assenza che ha fatto scattare l'allarme. Inoltre, giovedì sera era atteso al Godot Art Bistrot di via Mazas per un incontro da lui stesso promosso. Alessio Lembo, un suo allievo, oggi ricercatore nell'ateneo di Fisciano, ha allertato gli uomini le forze dell'ordine che col supporto dei vigili del fuoco sono entrati, passando dal balcone, nell'abitazione al terzo piano di via Partenio. I sanitari del 118, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare la morte. L'altro giorno anche l'abitazione, alla quale erano apposti i sigilli, è stata dissequestrata dall'autorità giudiziaria.

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Il Mattino