Fiume Ufita in stato di degrado. È la denuncia lanciata dal Comitato tutela del territorio, coordinato da Anselmo La Manna. Pronto un esposto denuncia per sollecitare un...
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«Purtroppo spiega Anselmo La Manna è tutto vero. Lo stato in cui versa il fiume è semplicemente disastroso». Circa due km di camminata in tratti insidiosi, impervi. Ma il tutto per documentare in maniera inconfutabile, con foto e video, lo scempio. Ciò che è emerso, secondo quanto riportato sulla denuncia che a ore sarà trasmessa alla Compagnia dei carabinieri di Ariano Irpino, al comando del capitano Andrea Marchese, è che a monte dei depuratori Asi, in prossimità dello stabilimento ex Irisbus, l'acqua appare più chiara e trasparente. Ma non solo.
«Ciò che ci ha sconcertati riferisce La Manna è stato il constatare come la flora del fiume sia contaminata, perlomeno a livello visivo e di tatto». Sassi ed argini biancastri a monte dell'impianto di filtraggio delle acque, ben diversa la situazione a seguire.
«Prima del depuratore racconta l'attivista abbiamo a campione prelevato le pietre collocate sotto il livello dell'acqua e quello poste lungo i margini del fiume. Ebbene, è venuto fuori che lo sporco è di carattere fisiologico. Una volta asportato il fango e la vegetazione la pietra resta naturale».
La presenza di carcasse di animali può passare anche in secondo piano («le abbiamo trovate in un posto difficilmente accessibile ed è quindi improbabile che qualcuno per disfarsene abbia percorso tutto quel tragitto»). Cosa ben diversa è accaduto successivamente.
«A Valle del depuratore Asi spiega Anselmo La Manna dai campioni di pietre prelevate è emersa una presenza di materiale oleoso in acqua. E questo è testimoniato sia dal colore della stessa, ma anche dal colore della vegetazione, nera sugli strati superficiali, più verdastra in quelli profondi. E le nostre mani sono rimaste unte di sostanze oleose. Senza dimenticare che in prossimità del depuratore vi è uno scarico a cielo aperto probabilmente proveniente dalla zona industriale».
A questo punto ci si affida alla Procura per accertare eventuali responsabilità e danni arrecati all'ambiente. L'esposto sarà notificato anche al Corpo di polizia municipale di Ariano Irpino, al presidente della Provincia, ed ai sindaci di Ariano Irpino, Flumeri, Frigento, Sturno e Grottaminarda. Sedici anni fa sempre in quel tratto di fiume ci fu una morìa di pesci: l'indagine avviata non portò a risultati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino