Anni di speranza, la lunga battaglia dei genitori e quella di una bambina. Poi il momento più triste. Gioia Marano non ce l'ha fatta e questa mattina la comunità...
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Un dramma nel dramma, visto che i genitori della bambina si erano trasferiti nella capitale per starle vicino. Per farlo avevano anche lasciato il lavoro. «Vengo a sapere in questo giorno, già molto triste, che tutti gli sforzi profusi non sono serviti a niente. Che peccato Gioia, così piccola. Un abbraccio ai genitori ed una carezza particolare ai nonni da tutta Montemarano», scrive il primo cittadino di Montemarano, Beniamino Palmieri. Sui social anche il messaggio del sindaco di Cassano Irpino, Salvatore Vecchia: «Saresti dovuta essere solo Gioia - scrive l'amministratore altirpino - Un destino crudele ha voluto farti conoscere il dolore, che si esteso ai tuoi cari e a quanti si sono stretti intorno alle tue sofferenze. Rimarrai il simbolo della battaglia contro il buio funesto, spesso più forte delle preghiere e degli sforzi umani. Da oggi ci sarà un angelo in più in cielo e uno in meno in terra. A te, Gioia, toccherà aiutare i tuoi cari a sopportare tanto dolore. A noi, invece, spetterà abbracciare la tua famiglia e unirci alla loro preghiera. Addio Gioia. La terra ti sia lieve».
Per lei si erano mobilitate varie personalità, quelle dello sport e dello spettacolo soprattutto. A Roma erano stati vicino a Gioia i calciatori Francesco Totti e Daniele De Rossi, tra gli altri. Le cantanti Emma Marrone e Alessandra Amoroso, il conduttore tv Amadeus e l'attore Luca Argentero. Ora, con le lacrime, la comunità irpina avrà il compito di star vicino ai genitori, Giovanni Marano e Serena De Stefano, nel momento più buio. E anche dopo. Esattamente come è successo nel corso di questi mesi tristi, nei quali non sono mancate azioni forti per supportare una famiglia che non si è mai arresa. Gioia Marano venne ricoverata due anni fa per una sospetta gastroenterite. Da Avellino e Napoli, dal capoluogo partenopeo a Roma. I medici le diagnosticarono una patologia che impedisce al cuore di pompare correttamente il sangue nel corpo. La piccola fu colpita prima da un'ischemia e poi un'emorragia cerebrale. Si rese così necessario un trapianto. Dolore in tutta la Penisola. Centinaia, migliaia i post di condoglianze. Di pagine social note e meno note, a testimonianza di quanto gli occhi di questa dolcissima bimba montellese abbiano colpito un Paese intero. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino