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Oggi il plenum del consiglio superiore della magistratura dovrà votare la proposta della V Commissione per il conferimento degli incarichi direttivi e semi direttivi di deliberare la nomina a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avellino di Domenico Airoma, per il quale aveva presentato domanda e di conferirgli le funzioni direttive requirenti di primo grado. Airoma, magistrato di VII valutazione di professionalità, attualmente è Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Napoli Nord. La proposta arriva dalla commissione che l'aveva votata all'unanimità. Avevano presentato domanda di copertura del poto i magistrati Luigi D'Alessio, Nunzio Fragliasso, Luigi Frunzio, Alessandro D'Alessio, Paolo Itri, Francesco Soviero, Vincenzo D'Onofrio. Fragliasso è stato destinato ad altro incarico e Frunzio e D'Onofrio hanno revocato la domanda.
Nominato nel 1989, è stato dal marzo 1990 sostituto alla Procura presso la Pretura di Avellino. Quale sostituto alla Procura presso la Pretura Circondariale di Avellino, Qui si è occupato di edilizia ed urbanistica, di inquinamento idrico ed atmosferico, di criminalità economica ed amministrativa. Nello specifico ha istruito procedimenti relativi alle violazioni della normativa in materia di appalti pubblici, avviando utili collegamenti investigativi con altre autorità giudiziarie impegnate in indagini analoghe (in particolare con la sezione competente per i reati di criminalità organizzata della Procura di Napoli). Tra i processi di maggior spicco ad Avellino quello in cui era imputata Clorinda Bevilacqua, allora direttrice della casa circondariale, che fu poi avocato dalla procura generale.
Dal 1993 sostituto alla Procura di Napoli; dal 2003 giudice al Tribunale di Napoli.
Sia nella veste di pubblico ministero che, successivamente in quella di giudice, ha partecipato a commissioni rogatorie Internazionali suo traffico di armi e droga, alla tratta di esseri umani, alla prostituzione ed alla riduzione in schiavitù, al riciclaggio di capitali. A Cosenza ha lavorato nel settore delle misure di prevenzione in via esclusiva, anche come delegato Dda. Impegnato anche nel settore della formazione a livello nazionale e internazionale ha ricevuto positivi apprezzamenti. Molto significativo il suo lavoro per la riforma dell'organizzazione giudiziaria albanese incarico a cui era stato chiamato da quel governo. Tra i delicati procedimenti trattati il procedimento sull'omicidio della piccola Fortuna Loffredo al Parco Verde di Caivano, conclusosi con la condanna all'ergastolo dell'imputato (confermata anche in grado d'Appello).
Il Mattino