Niente pocket money e gli immigrati si barricano nel centro di accoglienza

Protesta dei migranti nel centro di accoglienza di Arcella. Hanno rifiutato il trasferimento presso altre strutture e chiedono di ricevere il pocket money degli ultimi mesi....

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Protesta dei migranti nel centro di accoglienza di Arcella. Hanno rifiutato il trasferimento presso altre strutture e chiedono di ricevere il pocket money degli ultimi mesi. È stata una giornata movimentata ma non si sono registrati scontri per la massiccia presenza di rappresentanti della Polizia e dei Carabinieri. Circa nove ore di trattative, cominciate in mattinata, per evitare problemi e convincere i richiedenti asilo ad accettare il provvedimento disposto dalla Prefettura di Avellino. La situazione è stata tesa, ma non è stato necessario usare la forza, anche quando il gruppo di immigrati ha deciso di barricarsi all'interno dell'edificio della frazione di Montefredane. Poi si sono posizionati sul terrazzo dell'edificio, rifiutando ogni dialogo. Sono 19 in tutto gli extracomunitari ospiti della villa di via Campo di Fiume. Per quel centro è stata disposta la chiusura da parte di Palazzo di Governo.


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Nel corso del braccio di ferro con agenti e uomini dell'Arma, i migranti hanno affermato di non ricevere il denaro dei pocket money da cinque mesi.


Oltre ai Carabinieri della Stazione di Montefredane e della Compagnia di Avellino, la Polizia ha schierato la Digos, coordinata dal vicequestore Francesco Cutolo e gli agenti in assetto antisommossa del Reparto Mobile. Le trattative si sono concluse nel pomeriggio con un nulla di fatto. Per ora i migranti restano al loro posto nella struttura di Arcella di Montefredane. Ma è solo questione di giorni. In ogni caso, i 19 richiedenti asilo che soggiornano nella villa sono stati avvertiti dei provvedimenti a cui rischiano di andare incontro se dovessero proseguire con la loro iniziativa di protesta. I 19 extracomunitari dovrebbero andare nei centri di accoglienza di Forino e di Pratola Serra. Lo scorso 6 ottobre sono giunti in Irpinia altri migranti, provenienti da Agrigento dove avevano trovato una prima sistemazione dopo essere sbarcati sulle coste siciliane. Sono stati equamente ripartiti tra le strutture di Ospedaletto d'Alpinolo, Forino, Mercogliano, Serino, Montoro, Paternopoli e Venticano. Sono stati trasferiti in questi centri, scortati dagli agenti della Questura di Avellino che hanno seguito tutte le fasi di concerto con la Prefettura. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino