In centro spuntano 50 monopattini Il Comune: nessuna autorizzazione

In centro spuntano 50 monopattini Il Comune: nessuna autorizzazione
Avellino si sveglia invasa dai monopattini e l' amministrazione comunale non ne sa nulla. I mezzi elettrici spuntano a decine nelle rastrelliere dedicate alle bici a Piazza...

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Avellino si sveglia invasa dai monopattini e l' amministrazione comunale non ne sa nulla. I mezzi elettrici spuntano a decine nelle rastrelliere dedicate alle bici a Piazza Libertà, di fronte alla Chiesa di San Ciro, davanti alla Biblioteca provinciale e a Piazza D'Armi. Esposti in bella mostra sul suolo pubblico e pronti per l'uso. Alla fine se ne contano 50. Nella città delle ciclostazioni del bike sharing mai entrate in funzione dopo un anno e mezzo abbondante i mezzi elettrici attirano la curiosità dei cittadini: possibile che sia l'inizio di un nuovo piano di mobilità sostenibile sponsorizzato da Comune? Diversi ragazzi provano a metterli in funzione, senza riuscirci. Tutti si chiedono quale sia il senso dell'iniziativa e di chi. E il Comune viene subissato di domande. Ma non ne sono al corrente, in ordine sparso, gli assessori Stefano Luongo, Emma Buondonno, Laura Nargi, Giuseppe Negrone e Geppino Giacobbe. E il giallo si infittisce. Poi si scopre l'arcano.

Il Comune non c'entra. Si tratta di mezzi di proprietà di un privato, l'impresa «Drivio» di Isernia, che si occupa di microsharing. Senza che l'amministrazione fosse stata coinvolta, l'impresa aveva disseminato il capoluogo di monopattini. Pur non avendo l'autorizzazione di Palazzo di Città per l'utilizzo del suolo pubblico. Almeno così assicura la giunta Festa, che cade dalle nuvole. Sul proprio sito web, l'azienda di Isernia aveva anche specificato le modalità di accesso al servizio, tramite «App», e i costi al chilometro. Con tanto di piani giornalieri, settimanali e mensili. Un euro per lo sblocco, venti centesimi per ogni chilometro. Ma neanche i monopattini hanno avuto grande fortuna. In realtà, già dalle prime ore della mattinata, era scattata la segnalazione alla Polizia municipale. E nel pomeriggio gli agenti sono intervenuti. Constatata la presenza in gran parte della città, i vigili hanno agito e i monopattini sono scomparsi dal capoluogo.

Carte alla mano, la municipale ha infatti intimato al privato di rimuovere con effetto immediato i propri mezzi. Da quanto si apprende, la Scia che l'impresa aveva ottenuto per il noleggio dei propri scooter non contemplava l'esercizio dell'attività su area pubblica. Bensì su suolo privato. Anche se la vicenda non sembra del tutto conclusa, visto che i mezzi sarebbero solo stati ritirati temporaneamente, in attesa di ulteriori approfondimenti burocratici. Al netto dell'interesse suscitato dalla presenza dei monopattini, non ci sarà si apprende dal Comune - alcun piano di microsharing per mezzi di questo tipo. L'amministrazione ha affrontato il tema nei mesi scorsi, e sulla base delle esperienze non proprio positive maturate da altri Comuni, avrebbe già deciso di accantonare l'idea. Al netto dei clamorosi ritardi accumulati nel 2021, invece, l'amministrazione Festa resta intenzionata a far partire il servizio di bike sharing, già installato a viale Italia e via De Concilij. Il regolamento per l'utilizzo delle bici elettriche, infatti, è stato approvato lo scorso dicembre, giusto un anno fa. E il servizio è stato affidato da tempo all'impresa «City Green Lihgt». L'altro giorno - nonostante le bici non abbiano percorso un solo chilometro - è partito pure il subappalto per la manutenzione: 1000 euro per dei mezzi che non hanno circolato mai. Sebbene a passo di lumaca, l'iter per l'attivazione delle due ciclostazioni prosegue. Anche se resta legato ai destini della pista ciclabile di Corso Europa, e della Zona 30 che, secondo quanto annunciato dal sindaco, dovrà lasciarsi alle spalle il degrado del cantiere interrotto a marzo scorso.
 

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Il Mattino