Lavoro, in Irpinia 7 morti e 5 feriti gravi: record di incidenti nel settore agricolo

Lavoro, in Irpinia 7 morti e 5 feriti gravi: record di incidenti nel settore agricolo
Dall'inizio dell'anno sette persone decedute e cinque rimaste ferite gravemente. Nella Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro è questa la...

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Dall'inizio dell'anno sette persone decedute e cinque rimaste ferite gravemente. Nella Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro è questa la triste contabilità che restituisce l'Irpinia dall'inizio dell'anno. «Già oggi chiederemo un incontro ai prefetti di Avellino e Benevento per affrontare la questione e illustrare i nostri piani», annuncia il segretario generale della Uil Irpinia-Sannio, Luigi Simeone, che segnala l'iniziativa del sindacato avviata mesi addietro «zero morti sul lavoro, perché temevamo che con la riapertura post-covid ci sarebbe stato un picco di incidenti. Come purtroppo si è verificato». I problemi maggiori in provincia si registrano nel comparto agricolo. Il settore conta il numero più alto di decessi e di feriti. Un quadro che richiama l'attenzione sulla sicurezza delle macchine e delle attrezzature, oltre che sulla formazione specifica. Purtroppo, a rimanere uccisi non sono solo anziani.

L'ultimo dramma è avvenuto una settimana fa a Grottaminarda. Un 42enne è rimasto schiacciato dal trattore, dopo averne perso il controllo. Una dinamica più o meno identica anche per gli altri episodi. Era il primo maggio, quando perse la vita un 51enne di Manocalzati, schiacciato dal trattore mentre effettuava lavori nel proprio fondo agricolo a Paternopoli. Quattro giorni dopo, a Santo Stefano del Sole, stessa sorte per un 83enne. Il 7 giugno, invece, la tragedia si consumò a Tufo. Qui, un 47enne di Calvi (Benevento) morì mentre eseguiva un intervento in un terreno. Il mese dopo, era il 13 luglio, il decesso di un 75enne di Chiusano San Domenico. A più riprese, gli esperti hanno sottolineato la necessità di adeguare le macchine agricole più vecchie con sistemi di trattenuta e di protezione in caso di ribaltamento. Sempre nel settore agricolo, si verificò l'incidente che il 26 luglio costò la vita a un 28enne della provincia di Salerno. Il giovane venne investito dal rimorchio del suo tir durante le operazioni di carico di rotoballe di fieno in un'azienda di Aquilonia. Il 28enne fu schiacciato dal carrello nelle fasi di aggancio alla motrice.

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Il mese di maggio è stato da dimenticare. Oltre agli incidenti nei campi, un altro giovane lavoratore perse la vita mentre si guadagnava la giornata. Il 12 maggio, un 34enne morì all'interno di un panificio di Guardia Lombardi. L'uomo, di origini romene dipendente di una ditta esterna, fu travolto da un macchinario che stava installando. Simeone ha le idee chiare su come bisogna agire per mitigare il fenomeno. «Non si fa più attività ispettiva e manca una formazione adeguata dice il segretario della Uil - Gli agricoltori lavorano con strumentazioni vecchie e spesso sono persone avanti con gli anni».

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Poi aggiunge: «Un'azienda, piccola o grande che sia, va fermata se non in grado di garantire sicurezza per recuperare il gap e rimetterla in carreggiata». Non solo decessi. Ci sono stati anche incidenti che hanno provocato ferimenti gravi. Il 10 febbraio un operaio edile di 30 anni di Ariano Irpino, stava effettuando una gettata di calcestruzzo quando cadde da un'altezza di circa 7 metri. Il primo maggio a Caposele un uomo si ferì alle gambe con la motozappa. Nel cantiere dell'Alta Velocità Napoli-Bari, ad Ariano Irpino il 12 maggio, un 38enne napoletano fu colpito alle gambe dal cingolo dell'autogru. Profonde ferite alle mani provocate da una smerigliatrice, il primo giugno scorso, per un operaio di una conceria. Problemi agli arti superiori anche per un 25enne di Bonito scoppiò una ricarica per condizionatori.


 

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Il Mattino