Infiltrazioni d'acqua nell'appartamento, donna minaccia di lanciarsi nel vuoto

La donna è stata afferrata da un vigile del fuoco e da un poliziotto della Digos e messa in salvo

Infiltrazioni d'acqua nell'appartamento, donna minaccia di lanciarsi nel vuoto
Gambe penzoloni sul cornicione, pronta a lanciarsi nel vuoto compiendo un volo di alcuni metri. Paura e tensione ieri mattina ad Avellino, in via Francesco Tedesco. Poco dopo le 9...

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Gambe penzoloni sul cornicione, pronta a lanciarsi nel vuoto compiendo un volo di alcuni metri. Paura e tensione ieri mattina ad Avellino, in via Francesco Tedesco. Poco dopo le 9 una donna ha minacciato di buttarsi dal tetto. E' stata la bravura dei vigili del fuoco e dei poliziotti della Digos a evitare il peggio.

Non ce la facciamo più a vivere in queste condizioni, il grido disperato di Katia Borriello, 54 anni avellinese, che ieri mattina è salita sul tetto di una delle palazzine degli alloggi popolari a ridosso del cimitero. Alla base della sua forte protesta, le condizioni precarie delle abitazioni in cui vivono lei e i suoi familiari. Infiltrazioni d'acqua e muffa che hanno causato problemi di salute ai suoi nipotini di pochi anni. Condizione che ha rovinato anche la mobilia negli appartamenti. Non solo. Con il maltempo degli ultimi giorni, si è verificato uno smottamento nella parte posteriore dell'edificio. Il terrapieno è franato sradicando gli alberi. E c'è il rischio che nuove piogge possano aggravare la situazione.

Ieri mattina, dunque, si sono vissuti momenti di grande concitazione. I familiari della 54enne sono stati in ansia per lei. Hanno tentato di dissuaderla dal suo intento di lanciarsi giù. Katia Borriello era molto scossa. Seduta sul cornicione, ha chiesto di parlare con il sindaco Gianluca Festa. Il primo cittadino è subito giunto sul posto per ascoltarla e per cercare di venire incontro alle sue richieste. Immediatamente piombati in via Tedesco i vigili del fuoco e gli agenti della Digos. I caschi rossi hanno subito preparato il telo di salvataggio in caso di caduta. A supporto gli agenti della Polizia Municipale che hanno transennato l'area.

Nel frattempo, è cominciata la lunga e delicata trattativa con la donna. Poi, in un momento di distrazione, la 54enne che continuava a urlare, è stata afferrata da un vigile del fuoco e da un poliziotto della Digos e messa in salvo, con l'aiuto di un altro pompiere e del dirigente della Digos, Vincenzo Sullo. Una volta dietro la ringhiera del tetto, familiari, residenti e soccorritori hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Dopo una prima visita da parte dei sanitari del 118, Katia Borriello è stata trasportata al pronto soccorso del Moscati per ulteriori accertamenti. Il sindaco Festa ha rassicurato la donna, garantendo una sistemazione provvisoria per la sua famiglia presso una struttura alberghiera dell'hinterland. Una sistemazione di alcuni giorni per poter verificare la situazione e avviare i lavori necessari.

La signora ha manifestato un disagio per lei e i suoi familiari. Io sono prontamente intervenuto perché ha chiesto la mia presenza spiega Festa - Ho disposto il trasferimento temporaneo dei suoi familiari in una struttura ricettiva. Di pari passo, troveremo un alloggio alternativo per poter avviare i lavori nell'abitazione. La questione degli alloggi popolari l'ho affrontata anche in consiglio comunale - riprende Festa Parliamo di progetti e appalti che risalgono a 20 anni fa. Oggi dobbiamo correre ai ripari. Noi stiamo già immaginando interventi di miglioramento. Termicamente saranno vere case. Al momento dobbiamo gestire le difficoltà, sapendo che abbiamo un patrimonio di case comunali di circa 40 anni per le quali non è stata effettuata una grande manutenzione. La nipote di Katia Borriello, Alessia Barbarisi, 27 anni, interviene in merito all'azione messa in atto dalla zia per denunciare la condizione che riguarda lei e i suoi figlioletti. Lo ha fatto per me e i miei bambini dice Non ce la facciamo più. I miei figli hanno problemi respiratori e dermatiti causate dalle condizioni dell'appartamento. C'è umidità ovunque. Abbiamo fatto di tutto. Carte protocollate al Comune, all'Asl e alle forze dell'ordine per far conoscere questa grave situazione. Ma senza ottenere nulla.
 

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Il Mattino