Isochimica e la lezione dimenticata, Mazza: «Veleni nel fiume Sabato»

Isochimica e la lezione dimenticata, Mazza: «Veleni nel fiume Sabato»
«La lezione non è servita a nulla». Franco Mazza, medico e ambientalista animatore dell'associazione Salviamo la Valle del Sabato, torna sulla vicenda...

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«La lezione non è servita a nulla». Franco Mazza, medico e ambientalista animatore dell'associazione Salviamo la Valle del Sabato, torna sulla vicenda dell'Isochimica: «La fabbrica killer di borgo Ferrovia ha insegnato poco o niente. Avete visto il fiume Sabato come era messo l'altro giorno?». 

Schiuma e pesci morti, nel letto del corso d'acqua che attraversa 16 comuni dell'Irpinia, come documentato sui social dall'associazione presieduta di Mazza: «È la sintesi plastica dell'attenzione che c'è per le tematiche ambientali in questa provincia: la politica è assente e i cittadini non sono educati al rispetto dell'ambiente», conclude l'attivista, intervenendo alla presentazione del volume Culture e territori (Disvelare edizioni). Secondo quaderno di una collana dedicata alle tematiche ambientali, Culture e territori propone un focus sull'Isochimica. Presso la sede del Sindacato pensionati italiani (Spi) Cgil, presente il direttore editoriale di Disvelare Tonino Notaro: «Nel caso Isochimica, la connivenza tra politica e interessi economici è evidente. Quella fabbrica da grande occasione di sviluppo, si è trasformata in industria della morte». Sono 35, l'ultima a settembre, le vittime per malattie correlate alla scoinbetazione dell'amianto dalle carrozze ferroviarie (che era l'attività principale dello stabilimento insediato in Irpinia negli anni '80 dall'imprenditore Elio Graziano): «Una strage senza fine», ricordano gli ex operai presenti in sala, Nicola Abrate e Guido Iandolo. 

Nella collana, inchieste e testimonianze su temi di stringente attualità: «Amianto, bracconaggio, disastri ambientali, lotta alla camorra, responsabilità politiche, spopolamento», spiega ancora Notaro. «Ma anche esempi positivi di agricoltura comunitaria e rispettosa dell'ambiente. In questo quaderno, si legge che la Campania è terra di disastri ambientali e che viviamo in una regione dove alcuni insediamenti industriali hanno distrutto il territorio e prodotto morte come l'Italsider a Bagnoli, le Fonderie Pisano a Salerno e, appunto, l'Isochimica ad Avellino».

La pessima qualità dell'aria è un altro triste esempio: «Per analizzare queste realtà abbiamo pensato ad un progetto editoriale con una visione integrale dell'ecologia: ambientale, sociale, economica, scientifica e politica che, attraverso riflessioni e proposte originali, intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile». L'auspicio di Notaro è che «sempre più lettori possano far crescere questo progetto parteciparvi e renderlo sempre più capace di riorientare le diverse comunità verso l'attivismo civico per un'ecologia integrale».

Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino, sottolinea: «La presentazione dei quaderni di tematiche ambientali e sociali, promossi dall'editore Disvelare è un'occasione di confronto importante». Quindi aggiunge: «La cultura del benessere, l'ambiente e le lotte alle disuguaglianze sociali sono un faro per la Camera del lavoro territoriale Cgil Avellino che è parte di questo movimento: promuove e partecipa attivamente alle manifestazioni, ha elaborato proposte e piattaforme che mettono al centro la piena occupazione stabile e di qualità in un modello di sviluppo sostenibile, attraverso la transizione ecologica e la decarbonizzazione di tutti i settori dell'economia, rivendicandone i contenuti nel confronto delle aziende e degli enti territoriali e proponendoli nella contrattazione a tutti i livelli». Di recente il «valore ambiente» è stato inserito in Costituzione (negli articoli 9 e 41): «È il momento di cambiare: adesso, ancora di più, considerate le criticità legate alla guerra. Le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e delle politiche di coesione, insieme alle risorse ordinarie dello Stato, devono dare un'occasione irripetibile di investimento. Le politiche pubbliche devono guidare con coerenza e in modo integrato i nuovi principi introdotti nella Costituzione nelle azioni concrete».

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Il Mattino