L'accento pugliese è quello che ha colpito tutti coloro che hanno avuto contatti con i malviventi. Una ventina di persone circa hanno visto da vicino i ladri che ieri...
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Le indagini sono state affidate sia ai carabinieri del Comando provinciale di Avellino sia alla polizia stradale di Avellino. Due conflitti a fuoco con i banditi. Uno avvenuto con i militari dell'Arma sul tratto del raccordo Avellino-Salerno che cade nel territorio di Serino e l'altro con gli agenti della polstrada sul tratto nel territorio di Atripalda. Per i rilievi sui luoghi sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Avellino e il Nucleo Investigativo del Comando provinciale. In volo anche un elicottero per le perlustrazioni. Dai primi accertamenti è emerso che ad agire sia stato un commando composto da almeno quindici o venti uomini aventi una formazione militare. L'operazione è stata studiata nei minimi particolari e sincronizzata nelle azioni. Volto travisato, armati di kalashnikov e con molta probabilità indossavano giubbetti antiproiettile. Nelle auto abbandonate sul luogo dell'assalto dai malviventi non sono state trovate tracce ematiche. Dal conflitto a fuoco con le forze dell'ordine nessuno è rimasto ferito. Si suppone che il commando provenisse dal Foggiano. I gruppi di banditi dopo l'assalto si sono dileguati per le vie cittadine con le auto sottratte agli automobilisti per evitare di essere intercettati in autostrada. Un gruppo dovrebbe essere uscito dal raccordo in direzione Atripalda e l'altro in direzione Solofra. Con molta probabilità hanno raggiunto la provincia di Foggia. Le indagini sono coordinate dalla Procura diretta dal procuratore Rosario Cantelmo e dal sostituto procuratore Roberto Patscot. Ma sul caso c'è anche la Dda.
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Il Mattino