Coronavirus ad Avellino, l'Asl resta in trincea con le Unità speciali

Coronavirus ad Avellino, l'Asl resta in trincea con le Unità speciali
Meglio non abbassare la guardia. In concomitanza con la fine dello stato di emergenza (per decreto), l'Asl di Avellino decide di continuare a presidiare il territorio con le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Meglio non abbassare la guardia. In concomitanza con la fine dello stato di emergenza (per decreto), l'Asl di Avellino decide di continuare a presidiare il territorio con le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). L'altro giorno, sono stati, infatti, rinnovati i contratti ai 17 medici delle 4 Usca impegnati in provincia di Avellino nell'assistenza domiciliare ai contagiati da Covid-19. I camici bianchi resteranno in servizio almeno fino al prossimo 30 giugno. Poi si vedrà. Confidando, comunque, che questa possa essere l'ultima proroga (almeno in questo ruolo, collocando poi il personale in altri ruoli). Ovvero che per quella data, l'uscita dallo stato di emergenza sia reale e non solo sulla carta. A determinare la scelta dell'Asl di Avellino è stato l'andamento epidemiologico in provincia con l'indice di contagio che nelle ultime settimane è schizzato ben oltre la soglia di guardia, raggiungendo, come in piena emergenza, percentuali preoccupanti. Allo stesso modo, preoccupa il numero delle persone attualmente ricoverate negli ospedali-covid irpini. In particolare, all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino non ci sono più posti in degenza ordinaria nel Covid Hospital (allestito nella palazzina Alpi). In questo momento, i ricoverati sono 39: 3 nella terapia intensiva (su 10 posti letto disponibili) e 26 nella degenza ordinaria e subintensiva (su 26 posti letto disponibili) del Covid Hospital.

Quindi nei reparti ordinari sono ospitati gli altri contagiati (che hanno contratto la malattia nel corso della degenza in quanto ricoverati per altre patologie): uno nell'Unità operativa di Pneumologia, 2 in Medicina interna, 2 in Ostetricia e Ginecologia, 1 in Geriatria e 4 nella Pediatria. Nell'altro ospedale che accoglie i contagiati, il Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino, sono invece ricoverati 24 pazienti positivi al Covid-19. Di questi, 6 sono in degenza ordinaria (Area Covid), 5 in subintensiva (Area Covid), 9 in Medicina Covid, uno in Cardiologia, 2 in Ortopedia e uno in Ostetricia. Un quadro, dunque, non proprio incoraggiante. Meglio, allora, non abbassare la guardia. Omicron 2 continua a colpire, dimostrandosi tra le varianti più infettive, ma con una letalità molto bassa grazie alla vaccinazione di massa. La cui campagna di somministrazione prosegue. Anche se a ritmo piuttosto blando. Circostanza dovuta al fatto che in provincia di Avellino è stata, ormai, toccata una quota rassicurante di immunizzati con circa il 90 per cento della popolazione dai 12 anni in su che ha fatto almeno la prima dose. Nonostante ciò, l'Asl insiste anche sulle iniezioni e rinnova i contratti al personale impegnato negli hub fino alle fine di luglio. Nelle ultime settimane, l'attenzione è concentrata sui bambini dai 5 agli 11 anni. In provincia di Avellino meno della metà, in questa fascia di età, ha completato il ciclo di vaccinazione primario (prima dose e richiamo) contro il Covid-19. Infatti, su 22mila 942 residenti tra i 5 e gli 11 anni in 11mila 604 (50, 5 per cento) ha fatto almeno una dose, mentre in 10mila e 85 (44 per cento) hanno fatto anche il richiamo. Restano totalmente scoperti e quindi maggiormente esposti al rischio di contagio e di malattia acuta 11mila 338 bambini irpini. I genitori, in qualsiasi momento, possono registrare i piccoli sulla piattaforma regionale Soresa a loro dedicati che è raggiungibile al link https://adesionevaccinazioni.soresa.it/adesione/cittadino. 

Dopo aver prenotato, l'Asl di Avellino invierà un sms con la convocazione presso il distretto sanitario più vicino alla residenza. Passando agli adulti, da questa mattina i ritardatari della prima dose e coloro che devono fare la terza possono andare nei centri vaccinali attivi (oggi Avellino, Ariano Irpino e Cervinara; domani Avellino, Lioni e Mugnano) e accedere senza prenotazione. La dose booster può essere somministrata, a partire dai 12 anni, ad almeno 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario oppure nei soggetti, a partire dai 12 anni, con marcata compromissione della risposta immunitaria, che abbiano completato il ciclo vaccinale primario con 3 dosi (di cui la terza addizionale) dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi dalla dose addizionale stessa. Mentre la dose addizionale può essere somministrata ai soggetti trapiantati e immunocompromessi ad almeno 28 giorni dall'ultima dose. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino