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Meglio non abbassare la guardia. In concomitanza con la fine dello stato di emergenza (per decreto), l'Asl di Avellino decide di continuare a presidiare il territorio con le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). L'altro giorno, sono stati, infatti, rinnovati i contratti ai 17 medici delle 4 Usca impegnati in provincia di Avellino nell'assistenza domiciliare ai contagiati da Covid-19. I camici bianchi resteranno in servizio almeno fino al prossimo 30 giugno. Poi si vedrà. Confidando, comunque, che questa possa essere l'ultima proroga (almeno in questo ruolo, collocando poi il personale in altri ruoli). Ovvero che per quella data, l'uscita dallo stato di emergenza sia reale e non solo sulla carta. A determinare la scelta dell'Asl di Avellino è stato l'andamento epidemiologico in provincia con l'indice di contagio che nelle ultime settimane è schizzato ben oltre la soglia di guardia, raggiungendo, come in piena emergenza, percentuali preoccupanti. Allo stesso modo, preoccupa il numero delle persone attualmente ricoverate negli ospedali-covid irpini. In particolare, all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino non ci sono più posti in degenza ordinaria nel Covid Hospital (allestito nella palazzina Alpi). In questo momento, i ricoverati sono 39: 3 nella terapia intensiva (su 10 posti letto disponibili) e 26 nella degenza ordinaria e subintensiva (su 26 posti letto disponibili) del Covid Hospital.
Quindi nei reparti ordinari sono ospitati gli altri contagiati (che hanno contratto la malattia nel corso della degenza in quanto ricoverati per altre patologie): uno nell'Unità operativa di Pneumologia, 2 in Medicina interna, 2 in Ostetricia e Ginecologia, 1 in Geriatria e 4 nella Pediatria.
Dopo aver prenotato, l'Asl di Avellino invierà un sms con la convocazione presso il distretto sanitario più vicino alla residenza. Passando agli adulti, da questa mattina i ritardatari della prima dose e coloro che devono fare la terza possono andare nei centri vaccinali attivi (oggi Avellino, Ariano Irpino e Cervinara; domani Avellino, Lioni e Mugnano) e accedere senza prenotazione. La dose booster può essere somministrata, a partire dai 12 anni, ad almeno 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario oppure nei soggetti, a partire dai 12 anni, con marcata compromissione della risposta immunitaria, che abbiano completato il ciclo vaccinale primario con 3 dosi (di cui la terza addizionale) dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi dalla dose addizionale stessa. Mentre la dose addizionale può essere somministrata ai soggetti trapiantati e immunocompromessi ad almeno 28 giorni dall'ultima dose.
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