Il manager Iia raccoglie le offerte, certezze a settembre

Il manager Iia raccoglie le offerte, certezze a settembre
Si comincia a settembre: la vicenda Iia si sblocca. L'ennesimo confronto ministeriale sulla vertenza della Industria Italiana Autobus è servito per illustrare un...

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Si comincia a settembre: la vicenda Iia si sblocca. L'ennesimo confronto ministeriale sulla vertenza della Industria Italiana Autobus è servito per illustrare un percorso che procede a piccoli passi. Ma che, già dalla seconda metà del 2019, potrebbe ricevere un'importante accelerazione in grado di assicurare le prime risposte, auspicate da rappresentanti di categoria e lavoratori.


Gli impegni assunti sono incoraggianti, ma bisognerà ancora attendere per i primi step concreti.
 
La ristrutturazione e la reindustrializzazione dello stabilimento di Valle Ufita che avrebbero dovuto prendere il via, secondo il deputato Generoso Maraia ed il responsabile del personale Saverio Lopes, già lo scorso 15 luglio non partiranno prima di settembre. «Siamo in fase di raccolta delle offerte», ammette il neo amministratore delegato della Industria Italiana Autobus Giovanni De Filippis, un passato in Fiat prima che in Leonardo ed in Datalogica. «Sono stato impegnato dice in diversi progetti che contemplavano il riavvio di realtà produttive e sono fiero di poter essere protagonista del rilancio del polo italiano di autobus in Italia».

L'obiettivo primario per lo stabilimento di Valle Ufita è quello di realizzare condizioni di lavoro ottimali per il prossimo inverno. De Filippis ribadisce l'avvio della rotazione del personale in cassa integrazione e della formazione oltre che il rientro in attività di tutti i dipendenti di Bologna. Quindi, annuncia la progressiva riduzione degli autobus prodotti in Turchia e l'aumento delle consegne: «Il piano prevede 210 autobus prodotti al 31 luglio (nessuno, finora, è uscito dallo stabilimento di Valle Ufita) e seicento autobus consegnati alla fine dell'anno». Quindi, sottolinea i risultati registrati nei rapporti con i fornitori e gli istituti di credito e l'impegno per il rilancio della fabbrica irpina: «Il contratto di sviluppo passa da 25 a 31 milioni, per dare maggiore sostanza al piano industriale». In Valle Ufita dovrebbe essere avviata una linea di lastratura ed una di verniciatura attraverso la riattivazione della cataforesi. Inoltre, dovrebbe essere realizzata una linea per le produzioni attuali ed una seconda, da sviluppare, per la trazione elettrica». Per il deputato M5s Generoso Maraia: «il tavolo ministeriale conferma la serietà degli impegni del Governo. L'obiettivo per questo 2019 è quello di produrre in totale 630 autobus facendo rientrare a lavoro nei due stabilimenti di Flumeri e di Bologna tutti i lavoratori, dunque 273 unità a Flumeri e 151 unità a Bologna».


I rappresentanti delle organizzazioni di categoria ed i lavoratori presenti al tavolo del Dicastero di via Molise provano a guardare il bicchiere mezzo pieno. «Registriamo dice Gianluca Ficco della Uilm segnali incoraggianti. La strada, però, resta lunga. Il dato essenziale consiste nel fatto che è iniziato il rientro della produzione dalla Turchia ma per l'avvio materiale degli investimenti in Valle Ufita occorre la riapertura delle linee di credito bancario». I rappresentanti della Fim Cisl sottolineano il superamento della data del 31 luglio come termine per individuare un partner industriale al fine di evitare l'abbandono di Invitalia. «E' necessario evidenzia il segretario Raffaele Apetino - il lavoro di tutti, in primis delle Regioni e del Governo per ridare ai lavoratori di valle Ufita e Bologna una prospettiva industriale». «La solidità della proprietà e la condizione finanziaria aggiunge Simone Marinelli della Fiom Cgil, evidenziando l'impegno della società ad andare avanti con l'attuale assetto».
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Il Mattino