Padre Colombo da Forino, al via la canonizzazione del monaco benedettino

Padre Colombo da Forino, al via la canonizzazione del monaco benedettino
Un padre benedettino irpino pronto ad assurgere al rango di venerabile. È un evento eccezionale, per la comunità monastica benedettina di Montevergine e per tutto il...

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Un padre benedettino irpino pronto ad assurgere al rango di venerabile. È un evento eccezionale, per la comunità monastica benedettina di Montevergine e per tutto il mondo cattolico avellinese, quello che, a partire dall'8 febbraio prossimo, vedrà l'abazia del Loreto al centro del primo processo diocesano di Beatificazione e Canonizzazione di un esponente della comunità benedettina di stanza a Mercogliano.


Ad annunciare l'avvio del percorso è stato lo stesso abate di Montevergine, padre Riccardo Luca Guariglia, che nei giorni scorsi ha ricevuto il decreto firmato dal Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi contenente il nulla osta da parte del Vaticano all'avvio del processo di Beatificazione e Canonizzazione per padre Emilio Maria Colombo, al secolo Giovanni, nato a Forino il 14 settembre 1920 e deceduto il 25 aprile del 2000.

Una notizia che ha fatto esultare tutti i 17 componenti la comunità, dai novizi (che non hanno avuto modo di conoscerlo) ai più anziani, che con lui hanno diviso parte del percorso spirituale. Si tratta del primo caso di avvio di un processo di canonizzazione riguardante un monaco benedettino della diocesi di Montevergine, circostanza che ha rende davvero epocale l'avvenimento. «Don Emilio ha vissuto una vita cristiana e nello stesso tempo ha esercitato quelle virtù eroiche che, secondo me e la comunità, - dice padre Guariglia - sono quelle che possono farlo salire all'altare della santità». Uomo di pace, i suoi confratelli lo ricordano per «le mani consumate dal Rosario».

Il processo per sancire la venerabilità di padre Emilio si aprirà al Loreto l'8 febbraio 2020. Postulatore sarà padre Massimiliano Nociello dell'ordine dei frati minori, mentre le commissioni storica e scientifica provvederanno a raccogliere le testimonianze che saranno portate a supporto della sua elevazione a rango di venerabile.

La prima fase del processo avrà una durata di circa nove mesi prima di passare la parola al Vaticano che formulerà le sue decisioni. Padre Emilio Colombo è nato a Forino il 14 settembre 1920, da Antonio Colombo e Carolina Cipolletti. Battezzato come Giovanni, ebbe un'infanzia semplice, ma già dai suoi primi anni di vita cominciò a mostrare la sua predisposizione verso una vita dedicata al prossimo.

A Loreto di Montevergine, entra all'età di 10 anni e tre anni più tardi fu accolto dall'abate Ramiro Marcone vestito degli abiti probanti. A Mercogliano, il servo di Dio seguì tutti gli studi, fatta eccezione della parentesi a Subiaco dove si laureò in discipline teologiche, prima dell'ordinazione sacerdotale, che avvenne il 23 maggio 1943 da don Lorenzo Salvi.

La sua preparazione ma soprattutto la sua alta spiritualità fecero sì che sin dagli anni successivi all'ordinazione, padre Emilio venisse scelto, nell'ambito dell'Ordine Benedettino, per incarichi di fiducia, come sacrista della cattedrale di Montevergine, direttore spirituale del Seminario di Avellino, cappellano delle suore benedettine di Santa Maria di Montevergine fino alla nomina di maestro dei novizi.

Proprio ai giovani, padre Emilio si dedicò con tutto il suo trasporto, come docente al ginnasio di Montevergine e alle scuole medie, convinto dell'importanza della formazione e della diffusione della cultura cattolica tra i ragazzi.

Nella formazione spirituale al seminario e al clero, il Servo di Dio insisteva molto sulla pietà e sullo studio, punti cardine della sua missione di formatore e confessore. Amante della scrittura, padre Emilio Colombo ha lasciato numerosi scritti, molti dei quali pubblicati sulle pagine del Bollettino del Santuario di Montevergone, di cui è stato direttore dal 1967 al 2000, anno della sua morte.


Non amava i riflettori, padre Emilio, che incarnava in pieno il senso dell'essere umile monaco, virtù che gli venne riconosciuta sia dai suoi confratelli che dai fedeli che ebbero modo di incrociare la sua persona. «La fama di santità che ha accompagnato padre Emilio non solo in vita ma anche negli anni successivi alla sua morte evidenzia l'abate di Montevergine, Riccardo Guariglia è solidamente basata sull'esercizio continuo e straordinario delle virtù. Tutta la sua vita è stata una lode al Signore ma è stata soprattutto una perfetta risposta al dono grande della fede, nel Signore e nella Madonna». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino