Pd, il movimento dei sindaci: oggi gli «autoconvocati» in assemblea a Morra de Sanctis

Gerardo Capozza
«Se oltre 60 comuni della provincia di Avellino sono amministrati dal centrosinistra o da formazioni vicine al Pd e poi alle Politiche il risultato è stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Se oltre 60 comuni della provincia di Avellino sono amministrati dal centrosinistra o da formazioni vicine al Pd e poi alle Politiche il risultato è stato così modesto, evidentemente, qualcosa non ha funzionato. Ecco, oggi (ore 17.30 Cigno Blu, Morra de Sanctis) ci porremo questa domanda e cercheremo di dare qualche risposta». Gerardo Capozza, consigliere comunale di Morra, già sindaco dello stesso comune, esponente di spicco Pd, (attualmente, capo del Cerimoniale di Palazzo Chigi) spiega il senso dell’assemblea degli «autoconvocati» che questo pomeriggio avvierà l’analisi sul voto e sulle prospettive in provincia.


Tutto nasce, secondo molti amministratori locali che si sono già confrontati in un precedente incontro prima delle Politiche, da una composizione delle liste che certamente non ha premiato l’elemento locale, anzi, nel fronte del centrosinistra ha aperto più di qualche crepa. «Candidature spurie», dice ancora Capozza, «che hanno pregiudicato il reale contatto con il territorio finendo per accentuare quel senso di distacco e disaffezione dell’elettorato che poi si è tradotto nel successo dei Cinquestelle». Ecco perché l’assemblea di oggi sarà alla ricerca di uomini nuovi, idee nuove, proposte nuove. «Vogliamo ricostruire un progetto politico serio - conclude Capozza - che abbia una prospettiva di governo: noi non cerchiamo poltrone ma rappresentanza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino