Fiamme all'Ics di Pianodardine, nuovo blitz dei militari del Noe

Fiamme all'Ics di Pianodardine, nuovo blitz dei militari del Noe
Rogo Ics, in azione i carabinieri del nucleo operativo ecologico. I militari, su richiesta della Procura avellinese, hanno effettuato delle verifiche sul fronte ambientale...

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Rogo Ics, in azione i carabinieri del nucleo operativo ecologico. I militari, su richiesta della Procura avellinese, hanno effettuato delle verifiche sul fronte ambientale nell'azienda distrutta dalle fiamme.


La loro relazione sulle condizioni in cui versa il sito verrà consegnata lunedì in Procura. Giornata che potrebbe rivelarsi fondamentale anche per altri provvedimenti in arrivo. Infatti il procuratore capo Rosario Cantelmo e il pubblico ministero Cecilia De Angelis, potrebbero - dopo aver acquisito il parere dei vigili del fuoco - sciogliere la riserva anche sulla richiesta di dissequestro degli stampi presenti nei macchinari quando divampò il rogo. Richiesta di dissequestro presentata dall'avvocato Antonio Santillo del foro di Caserta, nominato dalla proprietà Ics, mercoledì scorso al fine di far ripartire la produzione degli stampati in altre realtà produttive presenti al Nord Italia e che gli inquirenti hanno accolto parzialmente.
 
Al momento la Procura non si è ancora pronunciata in tal senso in quanto sono ancora in corso degli accertamenti da parte dei vigili del fuoco. Operazioni di recupero, qualora dovesse arrivare il via libero dal procuratore Rosario Cantelmo e dal pubblico ministero Cecilia De Angelis, particolarmente delicate e difficili. A renderle tali, le condizioni in cui versa il tetto del capannone aggredito dal fuoco, a causa delle altissime temperature prodotte dal rogo. Le fiamme inizialmente, si svilupparono nello spiazzale antistante allo stabilimento di «Industria composizione stampati» di Pianodardine e solo successivamente, si estesero ai pannelli solari installati sul tetto, provocando ulteriori danni.

Intanto ieri nella fabbrica distrutta dal rogo divampato venerdì 13 settembre sono proseguite le operazioni di recupero degli stampi a terra e posizionati in varie parti dello stabilimento. Operazioni che non erano state portate a termine venerdì, subito dopo aver ottenuto il parere positivo giunto dagli uffici di Piazzale De Marsico. Gli stampi (circa 60) recuperati dai vigili del fuoco del comando provinciale e consegnati nelle mani degli operai, sono stati caricati su di un tir in direzione Canonica per avviare la produzione delle scocche di plastica per le batterie delle auto in altri stabilimenti.

Soddisfatto per adesso Giovanni Esposito, rappresentante sindacale della Femca Cisl: «La procura si sta mostrando molte sensibile alle nostre richieste, affinché l'azienda non subisca ulteriori danni, dopo quelli provocati dal rogo. Siamo fiduciosi che quanto prima venga accolta anche l'altra nostra richiesta, ovvero recuperare gli stampi posizionati nei macchinari che sono quelli fondamentali per riuscire ad ottemperare alle commesse richieste dai nostri clienti e che in qualche modo ci consentiranno di ripartire. Questo ci consentirà di continuare a lavorare, sebbene al Nord, ma siamo pronti a farlo pur di preservare il nostro lavoro».

Anche quella di ieri è stata una giornata di super lavoro per i vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino, coordinati dal comandante Luca Ponticelli, che hanno seguito, non solo, le operazioni di recupero delle matrici senza inficiare lo stato dei luoghi, posti tuttora sotto sequestro della magistratura, ma hanno continuato ad effettuare accertamenti nello stabilimento di Pianodardine al fine di raccogliere ulteriori elementi utili ai fini investigativi.

Al momento nel registro degli indagati non sono state effettuate iscrizioni da parte della Procura avellinese. L'azienda Industria Composizione Stampati è tuttora parte lesa. Bisognerà attendere la conclusione di tutte le indagini e stabilire con esattezza le cause del rogo che ha distrutto il capannone di Pianodardine, una delle realtà maggiormente produttive di tutto il gruppo.


Dunque si attende ancora la decisione sul dissequestro totale degli stampi, circostanza che consentirà ai 26 dipendenti diretti dell'Ics e alle circa 70 persone impiegate nell'indotto, di non perdere le speranze e poter ricominciare a lavorare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino