«Scampato al terremoto dell'80: a Marrakech ho avuto la stessa paura»

Gli irpini presenti in Marocco al momento del sisma

Maurizio Iannaccone ripreso dal Tg1
«Quarantatré anni dopo sono scampato ancora una volta al sisma». Così Maurizio Iannaccone, irpino intervistato dal Tg1, sopravvissuto al violento...

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«Quarantatré anni dopo sono scampato ancora una volta al sisma». Così Maurizio Iannaccone, irpino intervistato dal Tg1, sopravvissuto al violento terremoto che ha colpito il Marocco. È visibilmente sconvolto. Non nasconde la paura quando ha realizzato che quelle scosse fossero legate a un evento sismico catastrofico. «Ho visto l'acqua della piscina uscire dalla vasca - ha raccontato -, e sono subito scappato». Un tempismo vitale. È stato come un flashback dell'orrore per Maurizio Iannaccone. Mario Ciasullo, trentanove anni di Ariano Irpino, graziato dall'anagrafe, non ha mai vissuto l'incubo sismico. «Nell'80 non ero ancora nato - precisa nel corso di una videochiamata il giovane professionista del Tricolle, nipote del compianto Generoso Cusano, arrivato a Marrakech con un gruppo di colleghi solo poche ore prima del sisma per una convention mondiale dell'azienda per cui lavora -, quindi non ho mai provato simili brividi. È stato terrificante».

La struttura dove Mario Ciasullo alloggiava insieme all'avellinese Antonio Pasquale Iannone, responsabile per l'Irpinia della Vorwerk Folletto, ha riportato solo alcune crepe. Intorno invece è il finimondo. Macerie e vittime. Polvere e grida disperate. L'allegria della festa aziendale è stata spazzata via in un attimo. Negli occhi di Mario e Antonio, sopravvissuti al disastro, restano le scene raccapriccianti di morte e dolore. Erano partiti con un volo aereo da Napoli appena qualche ora prima.

Tra qualche ora invece saranno nuovamente imbarcati grazie alla solerzia della Farnesina e dell'Ambasciata Italiana in Marocco che ha provveduto a contattare tutti i connazionali presenti sul territorio, e a rimpatriarli a stretto giro. «Per fortuna siamo salvi - hanno esclamato Mario Ciasullo e Antonio Iannone -. A poca distanza dal nostro albergo ci sono state diverse vittime. È stata un'esperienza purtroppo indimenticabile».

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Il Mattino