È scontro aperto sull'ex Irisbus, l'azienda: pronte azioni legali

È scontro aperto sull'ex Irisbus, l'azienda: pronte azioni legali
VALLE UFITA - «Chi invita i lavoratori ai cancelli ne risponde secondo la legge». Scontro sindacale all'Iia. I segretari territoriali invitano gli operai a...

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VALLE UFITA - «Chi invita i lavoratori ai cancelli ne risponde secondo la legge». Scontro sindacale all'Iia. I segretari territoriali invitano gli operai a presentarsi in fabbrica, mentre l'azienda dice «no».


Sale la tensione in valle Ufita. Con una lettera inviata ai segretari territoriali delle organizzazioni sindacali, il presidente dell'Iia Antonio Bene accoglie, da un lato, l'invito ad un confronto per fare il punto della situazione ma, dall'altro, diffida a sollecitare i lavoratori a tornare in stabilimento per la ripresa dell'attività produttiva. Oggi, intanto, incontro in prefettura e domani sit in davanti all'azienda nel corso dell'assemblea che è stata convocata nella sala mensa della fabbrica.
 
La richiesta del consiglio di fabbrica agli operai di presentarsi martedì in azienda per rientrare a lavoro considerata la mancata definizione del prolungamento degli ammortizzatori sociali provoca la reazione dei vertici della Industria Italiana Autobus.

«In questo momento scrive il presidente Bene non è possibile una completa ripresa dell'attività lavorativa per il necessario ripristino di diverse aree dello stabilimento e, pertanto, non è consentito, anche per ragioni di sicurezza, l'ingresso».

Poi la precisa indicazione rispetto all'invito del sindacato ai lavoratori a presentarsi ai cancelli: «Si diffidano, dunque, le rappresentanze sindacali dall'invitare i lavoratori a comportamenti diversi, che determinerebbero gravi responsabilità perseguibili a norma di legge». Una comunicazione che non sembra spaventare i rappresentanti dei lavoratori che, oggi, torneranno in Prefettura per provare ad aprire un nuovo canale di dialogo con il Governo. Domani, con molta probabilità, i lavoratori torneranno davanti ai cancelli dell'azienda prima dell'orario di apertura: una provocazione forte, che mira a sbloccare una vertenza ormai impantanata. Alle 9, poi, è in programma l'assemblea nei locali della sala mensa che la direzione aziendale non ha negato. L'invito di Bene «alla responsabilità, indispensabile per consentire ogni azione di rilancio» sembra cadere nel vuoto.

«Non possiamo tollerare dice Silvia Curcio che si continui a giocare sulla pelle dei lavoratori: per la prima volta dopo sette anni siamo senza alcun sostegno economico».

Poco conta se il presidente della Industria Italiana Autobus convoca le rappresentanze sindacali in azienda per il prossimo 15 febbraio, «al fine di fornire le richieste informazioni riguardanti l'avanzamento delle attività per la ristrutturazione e l'avviamento degli impianti degli stabilimenti aziendali».

Il presidente conferma che «siamo in costante contatto con gli azionisti per avviare percorsi di sviluppo dell'attività aziendale. E' in corso la preparazione del tavolo di confronto presso il Ministero del lavoro, propedeutico alla prosecuzione della sospensione del lavoro per cassa integrazione straordinaria».


Impegni che, in questa fase, sembrano non bastare più: i lavoratori chiedono fatti concreti, senza i quali sono pronti a tornare in piazza e riprendere la mobilitazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino