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Il Consiglio comunale è pronto a modificare l'Accordo di programma con cui 30 anni fa furono concessi al «Moscati» i suoli della Città ospedaliera. Se l'Azienda non restituirà all'ente le aree di viale Italia e di Contrada Pennini, dove sorgevano il vecchio «Moscati» e il «Maffucci», Piazza del Popolo non perfezionerà quell'intesa per la cessione gratuita. La giunta l'ha deliberato il 21 maggio scorso. Ora, la pratica proposta dall'assessore al Patrimonio, Stefano Luongo, è stata portata in conferenza dei capigruppo, e calendarizzata per il definitivo passaggio in Consiglio comunale, nell'assise prevista per domani.
Si tratta dell'atto che certifica, istituzionalmente, che l'amministrazione Festa non intende concedere gratuitamente i suoli di Contrada Amoretta, a meno che non ci sia la giusta dal suo punto di vista contropartita sulle strutture sanitarie che sono confluite nella Città Ospedaliera. Un atto quasi storico, quello all'orizzonte, che arriva proprio mentre il «Moscati» ha pensato di assegnare l'edificio di viale Italia all'Asl, per l'ospedale di comunità da realizzare con i fondi del Pnrr. E pure l'ex «Maffucci», in comodato d'uso per 50 anni, per il trasferimento degli uffici dell'Azienda sanitaria.
Evidentemente, senza fare i conti con Piazza del Popolo. Per l'amministrazione Festa, «vista la situazione economica attuale dell'ente, che è in pre-dissesto, un'eventuale scelta di dismissione a titolo gratuito di beni del patrimonio comunale ne produrrebbe l'impoverimento».
Come detto, ci sono viale Italia e contrada Pennini, ma anche alcuni locali a via Porta Puglia e un immobile di contrada Amoretta. Aree che «nelle more della realizzata Città ospedaliera, risultano secondo il Comune - già trasferite in legge in sua proprietà». L'assunto di fondo del settore Patrimonio è anche che il Comune deve avere una contropartita per gli investimenti che sostenne prima che la nuova legge, nel lontano 1992, assegnasse alle Asl e alla Regione le i suoli per le aree ospedaliere. L'iniziativa dell'amministrazione Festa, che la maggioranza si appresta ad approvare in aula, si preannuncia dunque di grande impatto. Acuendo un braccio di ferro tra il Comune, da una parte, e l'Azienda «Moscati», l'Asl e la Regione, dall'altra, già in corso a colpi di carta bollata proprio per il diniego che il Patrimonio ha opposto alla cessione dei suoli dove sorge la Città Ospedaliera. Diego Guerriero, alfiere festiano alla guida di «Viva la Libertà», è pronto a sostenerlo: «Innanzitutto, quell'accordo di programma, rimodificato fino al 2011, non è mai arrivato in aula. Ora è giusto che, alla luce delle mutate condizioni, anche economiche dell'ente, vi si apporti una modifica. Il tutto - aggiunge - nell'ottica di una compensazione o restituzione di quello che abbiamo ceduto gratuitamente. Almeno con una sorta di permuta degli immobili». Nel caso di viale Italia, ci sono anche progetti che l'ente ha in mente: «Dobbiamo recuperare una struttura conferma il capogruppo di maggioranza - che può essere utile per i parcheggi, la mobilità o il nuovo tribunale. C'è anche questa valutazione in corso e questa strategia amministrativa, a nostro avviso, è vincente e legittima».
Il Mattino