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Ad Avellino e in Irpinia si apre il valzer sulle riaperture scolastiche. Lunedì sarà il turno delle sole terze elementari, mentre come deciso dalla Regione resteranno ferme quarte e quinte, dopo il via libera già scattato per asili e prime due classi delle primarie. Intanto nel capoluogo continua lo screening mirato su docenti e personale scolastico.
«Stiamo procedendo con i tamponi antigenici a Campo Genova – afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune do Avellino Geppino Giacobbe – in questa fase dedicati proprio ai maestri di terza, quarta e quinta elementare. Circa 200 quelli che si sono sottoposti al test, dopo i 230 della prima tranche riservata ai colleghi delle classi prima e seconda. Per ciò che ci riguarda gli istituti che hanno cominciato lunedì sono pronti a ricevere anche gli alunni di terza delle primarie. I plessi sono in piena sicurezza. Nessun problema anche di altro ordine, inoltre, dovrebbe venire dalle medie. Anche perché si tratta di ragazzi che solitamente non viaggiano in autobus. È normale che ci siano delle preoccupazioni di fronte ad una pandemia ma sono le stesse che nutrono i genitori».
Giacobbe ha poi predisposto anche il servizio per la disciplina delle fermate lungo le strade che portano agli istituti superiori. «Il piano richiesto dalla Prefettura – conclude l’assessore – è stato completato. A darci una mano saranno i volontari di alcune associazioni che si disporranno per evitare assembramenti all’arrivo e alla partenza dei mezzi di trasporto, come pure sulle vie di collegamento con le scuole, controllando anche il regolare utilizzo della mascherina».
Quella dello screening sui docenti è una strategia lanciata anche dalla Regione: «Avvieremo una campagna straordinaria di screening con tamponi antigenici sul personale scolastico, con l’aiuto dei medici di Medicina Generale. Solo dopo si può pensare ad un’apertura di massa per la scuola, adesso si possono incrementare solo le elementari ma non ci sono le condizioni necessarie per un rientro generalizzato neanche al 50 per cento. Si tratta di un atto di responsabilità verso gli studenti, gli insegnanti e il personale Ata. Siamo in una situazione già delicata, dobbiamo vedere prima cosa accade in questo mese». Queste le parole di ieri del governatore De Luca.
L’attesa dei provvedimenti s’incrocia anche con l’annuncio della ripresa, su base volontaria, delle lezioni in aula per gli allievi del Conservatorio “Cimarosa”. L’istituzione, però, dipende dall’Alta Formazione e segue altre disposizioni inserite nel dpcm del 3 dicembre scorso. Il ritorno è fissato in due step: dal 18 gennaio le discipline ad insegnamento individuale e dal 25 quelle d’insieme. Ma insegnanti e studenti potranno anche proseguire con la dad. Lunedì previsti anche i laboratori per i corsi di tecnico del suono, mentre 7 giorni dopo riprenderanno gli insegnamenti individuali relativi agli strumenti a fiato e al canto. L’attività didattica si svolgerà dalle 8.30 alle 19.00 dal lunedì al venerdì, mentre il sabato dalle 8.30 alle 13.30.
Il Mattino