Si arenano le forniture, l'Asl «va a caccia» di pannoloni

L'Asl alla ricerca di pannoloni
Senza i pannolini da più di due mesi. L'azienda che li produce, la Santex di Sarego (in provincia di Vicenza), e che dal 2020 fornisce tutte le Aziende sanitarie...

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Senza i pannolini da più di due mesi. L'azienda che li produce, la Santex di Sarego (in provincia di Vicenza), e che dal 2020 fornisce tutte le Aziende sanitarie campane (in regime di convenzione), ha interrotto la produzione per carenza di materie prime. A subirne le conseguenze le famiglie irpine con anziani non autosufficienti e i disabili a carico.

Ripetute le segnalazioni al centralino dell'Asl di Avellino anche da parte dei responsabili delle case di riposo e delle residenze sanitarie assistite (Rsa). Ma, fino a questo momento, senza nessun riscontro. E soprattutto nessuna soluzione. Con i cittadini, beneficiari dei rifornimenti (in base alla condizione economica o per la gravità dell'handicap), costretti a pagare di tasca propria. «L'appalto spiega il direttore generale dell'Asl di Avellino, Mario Nicola Ferrante è stato stipulato a livello regionale tramite Soresa (la Società regionale per la sanità costituita per la realizzazione delle azioni finalizzate alla razionalizzazione della spesa sanitaria in Campania, ndr). E l'Asl di Avellino ne ha beneficiato finché l'azienda ha effettuato con regolarità i rifornimenti».

Che, però, come detto sono bloccati da circa due mesi per carenza delle materie prime necessarie alla produzione dei pannoloni. «Ci sono stati dei problemi», spiega ancora Ferrante. «Circostanza che ha portato a una risoluzione contrattuale. Come Asl di Avellino, in attesa che la Regione faccia un'altra gara e un nuovo affidamento, stiamo provvedendo all'acquisto per poi tornare a rifornire i nostri assistiti. Già nei prossimi giorni, tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima, chi ha bisogno dei pannoloni potrà rivolgersi al distretto sanitario di appartenenza».

Dunque, la soluzione è vicina: «Abbiamo fatto tutto quanto nelle nostre possibilità per limitare i disagi a persone che vivono quotidianamente condizioni difficili». Quindi stop alla convenzione «per la fornitura a ridotto impatto ambientale di ausili per incontinenza con sistema ad assorbenza e servizi connessi da destinarsi agli aventi diritto ed alle Aziende sanitarie della Regione Campania» che era sottoscritta il 22 ottobre 2020 per un importo complessivo quadriennale di 22 milioni 491mila 122,80 euro. Adesso tutto da rifare.

Eppure la Santex è un'azienda leader del mercato, specializzata in due tipologie principali di dispositivi medici: prodotti per incontinenza e di medicazione e ortopedia. L'azienda veneta si occupa dal 1961 (anno della sua fondazione da parte di Alberto Santurro) della produzione di questi dispositivi ed è nota in tutta Europa avendo collezionato negli anni importanti risultati grazie a un orientamento volto all'innovazione e alla qualità. «Purtroppo questa volta le cose non sono andate bene», commenta il manager dell'ente di via Degli Imbimbo. «Confidiamo che nel più breve tempo possibile la Regione Campania riesca a reperire un nuovo fornitore affidabile».

Restando in tema di assistenza sanitaria, sono attesi per venerdì i 709 candidati a coprire le caselle vuote della continuità assistenziale (ex guardia medica). Una seduta fiume, dunque, per vagliare i profili degli aspiranti destinati alle zone carenti. Tra queste, Altavilla, Ariano, Atripalda, Avellino, Bisaccia, Calabritto, Greci, Grottaminarda, Lacedonia, Lauro, Lioni, Mercogliano, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo, Montefalcione, Montella, Montemarano, Montemiletto, Montoro, Nusco, Pratola Serra, San Martino Valle Caudina, San Nicola Baronia, Vallata, Volturara Irpinia.
 

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Il Mattino