Il sindaco Cardillo a cena con gli afghani

Il primo cittadino del borgo del Medio Calore e gli operatori sociali ospiti del nucleo familiare proveniente dall'Afghanistan

La cena afghana a Torre le Nocelle
Metti una sera a cena a base di pietanze afghane dove l'ingrediente principale è l'integrazione e la solidarietà il valore aggiunto a ogni piatto degustato e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Metti una sera a cena a base di pietanze afghane dove l'ingrediente principale è l'integrazione e la solidarietà il valore aggiunto a ogni piatto degustato e offerto dalla famiglia Ahmadi accolta a Torre le Nocelle dall'amministrazione comunale diretta dal sindaco Tony Cardillo.

Il primo cittadino del borgo del Medio Calore e gli operatori sociali Venere Parletta, Monica Colucciello, Luana Fiore, Francesco Costanza, Paolo Cipriano, Gerardo Lorna Delfini, sono stati ospiti del nucleo familiare proveniente dall'Afghanistan e accolto mesi fa dal Comune irpino nell'ambito del progetto Sai (sistema accoglienza integrazione). 

Gli Ahmadi hanno festeggiato anche la fine del Ramadan, il mese sacro del digiuno. Per l'occasione hanno voluto accogliere loro nel modesto alloggio dove sono stati sistemati gli amministratori e gli operatori che li fanno sentire a casa. Il rispetto delle tradizioni e delle usanze è il collante di questa esperienza umana e sociale avvincente, sintesi perfetta di una integrazione vera e riuscita a Torre le Nocelle. «Un esperimento coinvolgente - dichiara Tony Cardillo, visibilmente emozionato per il gesto della famiglia afghana - e una sfida per la nostra comunità che pure ha conosciuto a suo tempo l'emigrazione e il doloroso distacco dagli affetti e dai luoghi natali. Gli irpini in questo possono dare lezioni straordinarie di accoglienza e umanità».

Quello di Torre le Nocelle è stato in zona uno dei primissimi casi di integrazione di minori e giovani famiglie in fuga da guerre persecuzioni e carestie. L'amministrazione locale ha voluto mettersi in gioco senza tentennamenti appena si è presentata l'occasione di aderire al progetto Sai. Oggi il borgo è un esempio nel circondario. Gli Ahmadi in pochissimo tempo si sono integrati a tal punto da spiccicare già qualche parola di italiano. I pargoli vanno a scuola e frequentano le varie attività mirate a favorire l'inclusione sociale. Tutti a Torre sono amici della famigliola afghana. In fondo non è poi così complicato praticare l'integrazione. Basta un saluto un sorriso e uno scambio di civili cortesie.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino