Spari tra la folla, caccia a Di Matola: aveva litigato con la moglie del boss

Spari tra la folla, caccia a Di Matola: aveva litigato con la moglie del boss
Sembra sparito nel nulla Salvatore Di Matola il 35 enne gravemente sospettato dai carabinieri di essere l'uomo che venerdì mattina a San Martino Valle Caudina ha ferito...

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Sembra sparito nel nulla Salvatore Di Matola il 35 enne gravemente sospettato dai carabinieri di essere l'uomo che venerdì mattina a San Martino Valle Caudina ha ferito a colpi di pistola Fiore Clemente di 64 anni e il nipote Antonio Pacca di 22 anni.


Emerge anche che tra il giovane in fuga e la moglie di Clemente ci sia stato nei giorni precedenti all'agguato un contatto, un incontro drammatico avvenuto a Cervinara. La donna ha denunciato ai carabinieri di aver subito minacce. Un incontro dalla quale è uscita sotto choc, era in macchina con una conoscente e nel far ritorno a casa per la tensione la donna alla guida ha perso il controllo della vettura.
Poi la moglie di Fiore Clemente ha deciso di denunciare tutto alle forze dell'ordine. L'episodio è ovviamente contenuto in una informativa dei carabinieri alla Procura di Avellino che coordina le indagini.
Nonostante una imponente caccia all'uomo scattata subito dopo il grave fatto di sangue, il principale sospettato è riuscito al momento a rendersi irreperibile. Si erano anche diffuse voci che il 35enne si sarebbe consegnato spontaneamente alle forze dell'ordine ma in realtà la sua fuga continua. Del resto conoscendo bene il territorio avrà preparato nei minimi dettaglia anche il piano di fuga o si sarà organizzato anche un nascondiglio sicuro.

Man mano che passano le ore si chiariscono altri particolari della vicenda. Sembra innanzitutto che Di Matola abbia agito da solo, da solo sia giunto in macchina davanti al supermercato e lì abbia poi esploso almeno quattro colpi di arma da fuoco. Alcuni testimoni parlano anche di più colpi esplosi fino a quando il caricatore si è svuotato. Quattro bossoli sono comunque stati reperiti nella piazzetta: un colpo ha raggiunto Fiore Clemente e uno Antonio Pacca il nipote 22enne che era in sua compagnia. Una terza persona, una donna, ha riportato una contusione o una lieve abrasione. Scampata miracolosamente all'agguato la moglie del boss, che era alle spalle del marito ed è riuscita a lanciarsi dietro un furgoncino in sosta. I carabinieri del nucleo investigativo comandati dal maggiore Pietro Laghezza, hanno recuperato quattro bossoli e due ogive dei colpi a vuoto sul luogo dell'agguato.
Clemente era sotto tiro quando è intervenuto a difesa di un suo conoscente che Salvatore Di Matola aveva aggredito. Dalla ricostruzione dei carabinieri, ci sarebbe stato uno scambio verbale, poi i colpi di pistola.

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Anche per tutta la giornata di ieri si sono susseguite le perquisizioni a carico di persone che avrebbero potuto dare appoggio al fuggitivo, ma del ricercato nessuna traccia. Stretta sorveglianza per evitare eventuali azioni di ritorsione contro i familiari di Di Matola.
Gianluca Di Matola, fratello di Salvatore, uccise Orazio De Paola (come Clemente storicamente vicino al clan di Domenico Pagnozzi), si consegnò alle forze dell'ordine lontano da San Martino Valle Caudina. Fu rintracciato in autostrada e si consegnò ai carabinieri a Napoli.

Intanto sembrano volgere al meglio le condizioni di Fiore Clemente, gravemente ferito e del nipote, entrambi sottoposti ad intervento chirurgico al Rummo di Benevento dove sono ricoverati da venerdì mattina. Le condizioni del 64 enne boss si erano aggravate nella mattinata di sabato, tanto che i sanitari lo avevano intubato e ricoverato in terapia intensiva ma poi il decorso post operatorio ha fatto registrare dei miglioramenti e ora non corre pericolo di vita. Anche le condizioni del nipote migliorano, il giovane è stato sottoposto ad un intervento chirurgico: rischiava la paralisi degli arti inferiori.
Su San Martino Valle Caudina è calata come una cappa di paura. Il gruppo consiliare di minoranza, Alternativa per San Martino ha chiesto al presidente del consiglio comunale Giuseppe Pedoto di convocare una seduta monotematica su ordine e sicurezza pubblica.


Il Ministro dell'Interno è stato investito dal deputato dei Cinque stelle Pasquale Maglione. La questione è sempre il potenziamento dell'organico delle forze dell'ordine.
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Il Mattino