Strada rifatta, ma gli scarti di lavorazione non vanno in discarica: impresa nei guai

Strada rifatta, ma gli scarti di lavorazione non vanno in discarica: impresa nei guai
Realizzano il nuovo manto stradale, ma i rifiuti delle lavorazioni non vengono portati in discarica incassando comunque i soldi previsti. I Carabinieri della Stazione Forestale di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Realizzano il nuovo manto stradale, ma i rifiuti delle lavorazioni non vengono portati in discarica incassando comunque i soldi previsti. I Carabinieri della Stazione Forestale di Ariano irpino, a seguito dell’attività di indagine inerente dei lavori pubblici relativi alla sistemazione di una strada nella Valle del Miscano, hanno denunciato il titolare di un’impresa del Beneventano. Il controllo eseguito dai militari ha permesso di accertare che il trasporto in discarica dei rifiuti prodotti da tali lavori non era mai avvenuto.

In particolare, è stato appurato, anche attraverso l’accertamento incrociato dei dati informativi presso l’impianto di recupero/smaltimento e i Formulari di Identificazione dei Rifiuti (FIR) presentati, che la documentazione risultava completamente falsa perché non vi era stato alcun conferimento di rifiuti. E’ stato riscontrato che la ditta esecutrice dei lavori ha percepito una somma per il trasporto, mai avvenuto, presso una discarica autorizzata di materiali provenienti da lavori di movimento terra, demolizioni e rimozioni. Il titolare dell’impresa è stato quindi deferito in stato di libertà dalla Procura della Repubblica di Benevento in quanto ritenuto responsabile dei reati di truffa e gestione illecita di rifiuti.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino