Carcere a vita. Questa la richiesta di pena per Domenico Aschettino, l’ex guardia giurata che nell’agosto del 2013 uccise a Migliano di Lauro tre vicini di casa, ferendone...
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La richiesta, tecnicamente un ergastolo per ogni omicidio commesso, è stata accompagnata da un’ulteriore istanza: quella dell’isolamento diurno per un anno intero. Il pubblico ministero, Antonella Salvatore, nel corso della sua requisitoria ha specificato che Aschettino è un «criminale, che voleva ammazzare tutta la famiglia del vicino».
A supporto della tesi dell’accusa, le modalità con le quali Aschettino sparò contro i familiari della prima vittima, il suo vicino di casa, Vincenzo Sepe. Si avvicinò all’uomo, un operaio di quarantadue anni, e lo uccise a sangue freddo. Poi, sentite le voci dei parenti che urlavano, si avvicinò all’uscio di casa e sparò all’impazzata, colpendo cinque persone.
Alla fine della requisitoria, la richiesta del «fine pena mai» durante l’udienza del processo che si è svolto ieri dinanzi al gup del tribunale di Avellino, Riccardi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino