Scienze biologiche, nuovo corso di laurea dell'Unisannio a Grottaminarda

Il rettore: «Vogliamo trattenere i nostri giovani»

Inaugurato il corso di laurea in scienze biologiche dell'Unisannio
Un'università vicina al territorio anche per consentire una adeguata formazione a chi - per motivi economici e logistici - non può lasciare la propria terra. Ora...

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Un'università vicina al territorio anche per consentire una adeguata formazione a chi - per motivi economici e logistici - non può lasciare la propria terra. Ora è possibile. Presso il polo universitario di Grottaminarda, infatti, per il prossimo anno accademico 2023-2024, grazie alla collaborazione con il Comune e l'Asl di Avellino, l'università del Sannio attiverà il corso di laurea in Scienze biologiche per la diagnostica clinica.


Ieri mattina la presentazione della nuova offerta formativa nella sala consiliare "Sandro Pertini". Alla presenza degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, di molti docenti e dirigenti scolastici, dei sindaci della Valle dell'Ufita, delle organizzazioni sindacali, delle autorità civili, militari, sanitarie e religiose, sono intervenuti il sindaco Marcantonio Spera, il consigliere Antonio Vitale, l'assessora Marilisa Grillo, il Rettore di Unsannio Gerardo Canfora, il direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell'ateneo, Pasquale Vito, ed il direttore generale dell'Asl Mario Nicola Vittorio Ferrante.


Filo conduttore dei lavori una università che punti a formare, evitando la dispersione di eccellenze. Con l'attivazione del nuovo corso di laurea, presso la sede universitaria di via Francesco Flammia - dispone di 4 aule didattiche di circa 140 posti, aree studio e ristoro, sale per i docenti e per il personale tecnico-amministrativo -, saranno, dunque, tre gli indirizzi. Quello garantito da Unisannio appunto, e altri due logopedia e infermieristica della "Luigi Vanvitelli". Il sindaco Spera, facendo riferimento ad un traguardo importante, preludio di una grande "rinascita" sociale, culturale ed economica, ha ringraziato il Magnifico Rettore che «ha saputo apprezzare la centralità della nostra città e coniugare la necessità di portare cultura e sapere nelle zone interne della Campania per contrastare i mali atavici che allontanano i giovani dalle nostre terre».


Lo stesso Rettore ha poi aggiunto: «Vogliamo andare incontro ai territori perché avvertiamo forte il nostro ruolo di presidio culturale per le comunità locali contro lo spopolamento delle aree interne. Partiamo con un corso di laurea in ambito sanitario all'indomani di una pandemia che ha mostrato quanto sia importante l'approfondimento delle conoscenze in settori disciplinari fondamentali per la vita delle persone».


Nel quadro tecnico, il direttore del Dipartimento Dst, ha spiegato che «il corso di laurea triennale in Scienze biologiche per la diagnostica clinica intende formare un biologo clinico che, in ambito sanitario, effettua test su tessuti o liquidi biologici per la diagnosi e la prevenzione delle malattie e per la ricerca biomedica». Il dg Ferrante ha aggiunto: «Partendo dall'esperienza decennale maturata dall'Asl in ambito universitario, abbiamo deciso di puntare su un nuovo modello sperimentale che coniughi formazione ed esperienza sul campo, offrendo una importante occasione di crescita sia per l'Azienda che per il nostro territorio». Il consigliere comunale delegato alla Sanità, Antonio Vitale, ha ricordato come «con la delocalizzazione territoriale dell'offerta formativa possiamo favorire l'accesso all'istruzione universitaria a persone che altrimenti ne sarebbero escluse per motivi economici, sociali e culturali». L'assessore all'Istruzione, Marilisa Grillo, ha aggiunto: «Un nuovo corso di laurea è un segno tangibile che qualcosa si muove. Avere un Polo universitario che si arricchisce di nuovi corsi di laurea è sinonimo di un lavoro accademico che funziona bene e che offre una qualità didattica eccelsa».
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Il Mattino