Vaccini ad Avellino, meglio tardi che mai: esordio ok al Campo Coni

Vaccini ad Avellino, meglio tardi che mai: esordio ok al Campo Coni
È andato tutto per il verso giusto. Parte con 9 giorni di ritardo rispetto a quanto previsto dalla Regione, ma parte bene la campagna vaccinale anticovid ad Avellino. ...

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È andato tutto per il verso giusto. Parte con 9 giorni di ritardo rispetto a quanto previsto dalla Regione, ma parte bene la campagna vaccinale anticovid ad Avellino.


Ieri mattina dalle 9 alle 13,30 e dalle 14 alle 17,30 sono state somministrate le prime 314 dosi ad altrettanti ultraottantenni residenti nel capoluogo. L'organizzazione è buona, dall'accoglienza al varco di ingresso (dove non si registrano mai file) a quella nei 6 box vaccinali (in tanti sottolineano la professionalità degli operatori sanitari). Insomma, buona la prima. Adesso l'auspicio è che si continui in questo solco portando a termine il primo ciclo di somministrazioni entro un paio di settimane: fino a questo momento, sono 4mila 462 gli avellinesi over 80 che si sono prenotati tramite la piattaforma informatica della Regione (28mila 746 in tutta la provincia). Dunque, con una media di 320 dosi al giorno (tante erano quella programmate ieri) entro il 10 marzo le operazioni potrebbero concludersi (poi c'è il richiamo a tre settimane di distanza dalla prima inoculazione).

Vaccino Covid ad Avellino, prime dosi con nove giorni di ritardo


La tensostruttura del campo Coni di via Tagliamento è il decimo punto vaccinale attivato dall'Asl nel giro di una settimana (altri 5 sono stati ultimati e partiranno a breve). Ieri, complessivamente, sono stati somministrate 1.137 dosi di vaccino. Oltre alle 314 di Avellino, 96 a Montemarano, 102 ad Altavilla Irpina, 108 a Solofra, 108 a Cervinara, 295 ad Ariano Irpino e 114 a Sant'Angelo dei Lombardi. Negli ultimi due centri si sono recati i docenti e il personale amministrativo, tecnico e ausiliare (Ata) della scuola. Dall'inizio della Fase 2 della campagna, il 17 febbraio scorso, sono stati fatti 6mila 132 vaccini (889 dei quali al personale scolastico).
Presente al Campo Coni, il sindaco di Avellino Gianluca Festa, che dopo lo scontro a distanza dei giorni scorsi (sulle responsabilità per il ritardo nell'apertura) incontra la manager dell'Asl Maria Morgante.

Tra i due se non scoppia la pace, quantomeno è siglato un cessate il fuoco: «È una giornata importante - dice il primo cittadino - per l'intera comunità. Negli occhi delle persone leggo un certo orgoglio per quanto abbiamo realizzato. Ringrazio gli assessori Giacobbe (Pubblica istruzione e Sport) Negrone (Ambiente) e Genovese (Lavori pubblici) per quello che hanno fatto: si tratta di un ottimo lavoro. Da oggi - prosegue Festa - si comincia a combattere sul serio contro il virus: il vaccino è l'arma giusta per sconfiggerlo, per questo mi appello a tutti i cittadini avellinesi affinché aderiscano tutti alla campagna vaccinale». Glissando sulle polemiche con la manager, Festa lancia poi un appello al governo nazionale: «Subiamo la zona arancione, bisogna intervenire in base alla casistica di ogni territorio e noi ci attestiamo su percentuali tra il 3 e il 4% di positivi sul totale dei tamponi processati quindi non meritiamo la chiusura dei ristoranti e dei bar».


Qualcosa poi non va rispetto alla vaccinazione del personale docente e non docente degli istituti scolastici, secondo il consigliere regionale e presidente della commissione Sanità, Enzo Alaia: «In uno spirito di fattiva collaborazione auspico che l'Asl possa assicurare più punti vaccinali agli insegnanti del Vallo Lauro Baianese, della valle del Partenio, dell'Alta Irpinia, del Montorese-Solofrano. Al momento, infatti, i docenti sono costretti a percorrere in alcuni casi fino a 150 chilometri, tra andata e ritorno, per raggiungere Ariano Irpino o Sant'Angelo dei Lombardi. Circostanza, questa, che evidentemente non solo crea disagi notevoli a chi deve impiegare una giornata intera tra viaggio e attese, ma che rischia anche di disincentivare il personale scolastico a sottoporsi alla vaccinazione anticovid».


Alaia propone: «Ci sono diverse soluzioni che l'Asl potrebbe adottare, tra queste il distretto di Baiano e poi altre strutture a Monteforte e ad Avellino, a Montoro e Solofra, sicuramente più adeguate ad accogliere i docenti che desiderino farsi inoculare il vaccino senza dover percorrere tanti chilometri per raggiungere Ariano. D'altronde non è raccomandabile che chi si sottopone alla somministrazione del vaccino guidi per così tanto tempo, in alcuni casi anche da solo. Ciò in ragione dei possibili effetti collaterali che, benché lievi e molto rari, potrebbero comunque verificarsi». Continua, intanto, la vaccinazione degli ospiti delle case di riposo per anziani, gli ultimi della Fase 1. Da lunedì scorso e fino a ieri, l'Asl di Avellino, in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico di Portici, ha vaccinato in loco 212 ospiti delle strutture residenziali della provincia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino