Anziana stordita a Benevento, presi 25mila euro dalla cassaforte

Anziana stordita a Benevento, presi 25mila euro dalla cassaforte
IL CASO Enrico Marra Almeno 25mila euro in contanti scomparsi dalla cassaforte collocata all'interno di una casa di un'anziana. Sulle modalità del colpo molti...

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IL CASO
Enrico Marra
Almeno 25mila euro in contanti scomparsi dalla cassaforte collocata all'interno di una casa di un'anziana. Sulle modalità del colpo molti elementi ancora da chiarire e su cui stanno indagando gli agenti della Squadra Mobile. Il tutto reso più difficile dalle condizioni della donna che è apparsa a tal punto frastornata da rendersi necessario un ricovero in ospedale. Tra l'altro, gli inquirenti non escludono che la signora possa essere stata narcotizzata dai malviventi. Ma su questo elemento non vi sono, al momento, certezze.

La banda ha messo a segno il maxi colpo in un appartamento al primo piano di un edificio in via Luigi Settembrini, poco distante dalla chiesa dell'Addolorata, nel rione Libertà. Qui, nella tarda mattina di venerdì, una nipote dell'anziana di 83 anni - che vive in quell'appartamento con un figlio allettato - e che conta anche sull'assistenza di due badanti che si alternano in casa - si è recata presso l'abitazione della parente, ma l'ha trovata immersa nel sonno. Con difficoltà è riuscita a farla destare ma, una volta constatato che l'anziana non era pienamente lucida, ha chiamato un'ambulanza per farla portare al pronto soccorso dell'ospedale «Rummo», temendo che avesse un grave malore.
E qui, dopo qualche ora, la donna è riuscita a raccontare ai parenti, anche se in modo confuso, qualcosa riguardo al colpo e al furto avvenuto nella propria abitazione. A quel punto, scattate le verifiche, i congiunti si sono resi conto della scomparsa del denaro dalla cassaforte.
LE INDAGINI
Una volta partita la segnalazione alla questura, gli agenti della Squadra Mobile, unitamente a quelli della scientifica, hanno iniziato le indagini interrogando i familiari della donna e, in un secondo momento, anche l'anziana.
Gli accertamenti compiuti dagli agenti presso l'appartamento hanno permesso di stabilire che la porta dell'abitazione non risultava forzata. Così come, nessun segno di effrazione risulta sulla cassaforte a muro, da cui risultavano scomparse le banconote. Si è appurato che la donna era solita tenere con sé la chiave che occultava negli indumenti intimi. E proprio li è stata recuperata. Evidentemente chi ha messo a segno il colpo probabilmente ha voluta rimetterla di nuovo addosso all'anziana, sperando che trascorresse del tempo prima che la donna ricostruisse l'accaduto.

Ieri pomeriggio, dimessa dall'ospedale, l'anziana vittima del furto è stata ascoltata di nuovo nella sua abitazione dagli agenti della Mobile. Ma, a quanto pare, non ha saputo fornire molte indicazioni su cosa sia accaduto circa le modalità del furto. Una possibile conferma del fatto che possano esserle stati somministrati dei farmaci. Gli accertamenti sono tuttora in corso presso l'ospedale «Rummo» e, finora, non hanno permesso di stabilire se la donna sia stata narcotizzata. Solo nelle prossime ore, con l'esito di queste analisi, si potrà avere un chiarimento definitivo.
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Il Mattino