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Aumenta la povertà, crescono le famiglie bisognose di sussidi ed aiuti. Emblematico l'ultimo dato fornito dalla Caritas diocesana di Benevento. In questi primi tre mesi del nuovo anno c'è stato un incremento del 40% di richieste di pasti giornalieri e naturalmente quasi equivalente anche della consegna di pacchi alimentari.
Il confronto è stato effettuato dagli addetti ai lavori rispetto allo stesso periodo del 2022. Il rincaro di tutte le materie prime e delle bollette energetiche, unitamente all'acuirsi della crisi occupazionale, costituiscono i fattori che hanno visto tante famiglie alzare bandiera bianca e rivolgersi presso gli sportelli del centro per cercare di tirare avanti. «Un ulteriore fattore - ha spiegato l'assistente sociale della Caritas Roberta Racioppi - legato all'aumento di richieste di aiuto è dovuto anche alle famiglie ucraine, alquanto numerose, che ormai si sono stabilite nella nostra città considerato che il conflitto con la Russia non è terminato. Purtroppo quest'ultime non sono riuscite a inserirsi pienamente nel mondo lavorativo o quanto meno con diversi figli e quindi non capaci di essere pienamente indipendenti da un punto di vista economico. Quotidianamente siamo impegnati in colloqui con vari soggetti e purtroppo confermo che la situazione è difficile e coinvolge tantissime famiglie beneventane».
Questi i dettagli degli aiuti alimentari che contribuiscono a fornire un quadro maggiormente indicativo.
«Purtroppo le persone che si rivolgono per la prima volta ai nostri sportelli per chiedere sostegno - continua Racioppi - mese per mese crescono come numero e ci sono anziani e soprattutto persone di mezza età rimaste senza occupazione e non ancora in età pensionabile». Nei giorni scorsi sui social, intanto, sono apparsi dei post dove alcuni beneficiari o parenti degli stessi rilevavano che veniva consegnata agli aventi diritto pasta, unitamente a qualche altro prodotto che sull'etichetta risultava scaduta. Una illazione che il direttore della Caritas cittadina, Pasquale Zagarese (nella foto) ha provveduto prontamente a smentire. «Assolutamente non ci risulta che ci sono prodotti alimentari scaduti che vengono consegnati. E'una notizia assolutamente infondata. Sia nei pacchi spesa che alla mensa controlliamo con grande attenzione validità e qualità. I nostri collaboratori sono molto scrupolosi in merito. Vi aggiungo che ci sono responsabili di alcuni punti della grande distribuzione che a volte donano prodotti con scadenza giornaliera ed in quel caso provvediamo a rifornire contestualmente».
Il Mattino