Anziana rapinata e uccisa in casa, la sentenza: fu omicidio volontario

Il luogo della tragica rapina in cui morì Maria Coppola
SAN GIORGIO DEL SANNIO - I magistrati della Corte di Appello di Napoli hanno confermato per la seconda volta le pene per gli imputati della rapina conclusasi con l'omicidio di...

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SAN GIORGIO DEL SANNIO - I magistrati della Corte di Appello di Napoli hanno confermato per la seconda volta le pene per gli imputati della rapina conclusasi con l'omicidio di Maria Coppola, 72 anni di San Giorgio del Sannio. Pertanto è giunta una condanna analoga alla precedente per Costantin Daniel Pandelea (17 anni e quattro mesi), per Giuseppe Mottola (14 anni), per Alfredo De Capua (13 anni) e per Luigi De Vizio (12 anni).


Gli imputati sono stati difesi da Vincenzo Regardi, Michele Senese, Agostino Guarente Vincenzo Todesca e Pierluigi Pugliese. In primo grado nel luglio 2015 il Gup Loredana Camerlengo aveva sancito le condanne con il rito abbreviato per tutti gli imputati. A Pandelea, ritenuto colui che aveva procurato le ferite alla donna e quindi responsabile di omicidio, era stata inflitta una condanna a venti anni. Per gli altri imputati di omicidio, Mottola e De Capua, erano scattate condanne rispettivamente a 17 anni e a 14 anni e 8 mesi. Per De Vizio, c'era stata una condanna a 16 anni. Poi la riduzione delle pene in appello.

Dopo queste due sentenze, gli avvocati avevano deciso di ricorrere in Cassazione che aveva deciso un nuovo processo in appello con ridefinizione dell'accusa per esaminare se c'era una ipotesi di omicidio preterintenzionale. La Corte di Appello di Napoli ha confermato di nuovo trattarsi di omicidio volontario.
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Il Mattino