Il Comune punta a spostare la centralina di Santa Colomba mentre l'Arpac la conferma e si appresta a potenziarla con un dispositivo più evoluto. Corto circuito in corso...
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Ipotesi che però almeno al momento l'Arpac non sembra prendere in considerazione. I dubbi circa la correttezza della location non sfiorano l'Agenzia regionale per l'ambiente che anzi proprio in questi giorni ha deciso il potenziamento della cabina. Lo prevede la delibera 81 firmata mercoledì dal commissario dell'Arpac Luigi Stefano Sorvino. Nel pacchetto dei nuovi «Sistemi digitali per l'ambiente» varato dal provvedimento figura anche la sostituzione dell'attuale polverimetro di Santa Colomba. Al suo posto entro qualche settimana una strumentazione «in grado di effettuare misure medie orarie della concentrazione delle polveri sottili, sostituendo l'attuale strumentazione che restituisce solo dati giornalieri nelle centraline ubicate nelle zone di maggiore criticità». Destinatari della misura insieme a Benevento saranno i comuni di Maddaloni, Napoli (4 postazioni), Acerra, Aversa, Casoria, Portici, Pozzuoli, San Vitaliano. E ancora: Avellino, Salerno, Battipaglia, Nocera Inferiore, Polla, San Felice a Cancello, Solofra, Ottati Alburni.
E nell'attesa che la sostituzione si realizzi l'antenna di Santa Colomba continua a captare valori elevati di inquinanti atmosferici. Troppo elevati, come il superamento di polveri Pm 10 misurato nella giornata di giovedì in zona Stadio: 64 i microgrammi per metro cubo d'aria messi a referto contro i 50 massimi consentiti. Si giunge così allo sforamento numero 21 del 2020, sempre più vicino all'esaurimento della deroga annua delle 35 giornate concessa dalla normativa. Problematica che si sta tentando di fronteggiare con la tradizionale arma dello stop occasionale al traffico veicolare. Domani com'è noto è in programma un nuovo blocco della circolazione per i mezzi più inquinanti (da euro 0 a euro 4). Lo svolgimento riguarderà la sola fascia mattutina, tra le 9 e le 13. Resta invece da definire il destino delle «domeniche ecologiche». Il calendario dei 12 appuntamenti mensili approvati all'unanimità in gennaio dalla commissione Ambiente vaga in un limbo amministrativo in attesa di adeguata copertura formale. Probabilmente dovrà intervenire una delibera di Giunta ad hoc, crisi politica permettendo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino