Cinema, dopo il Covid sale ancora vuote: «Situazione critica»

I gestore dei multisala: "Qui totale sicurezza ma la gente sembra essersi disabituata"

Cinema vuoti a Benevento
Bilancio negativo anche nel primo quadrimestre del 2023 per i cinema del Sannio. Dopo il blocco semi-totale degli anni della pandemia, il periodo post Covid non fa registrare...

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Bilancio negativo anche nel primo quadrimestre del 2023 per i cinema del Sannio. Dopo il blocco semi-totale degli anni della pandemia, il periodo post Covid non fa registrare numeri soddisfacenti. È come se parte dei beneventani si fosse disabituata ad affollare le sale cinematografiche.

«La ripresa indubbiamente c'è stata rispetto ai tempi nerissimi delle restrizioni governative - spiega Luigi Giannuzzi proprietario del Gaveli, prima multisala cittadina -, ma non è stata quella preventivata ed auspicata da noi addetti ai lavori dopo che abbiamo avuto enormi perdite. Se continua così saremo costretti a prendere delle decisioni drastiche. Stiamo continuando a pagare un prezzo troppo alto legato al coronavirus, nonostante le sale siano state sempre sanificate e soprattutto gestite in totale sicurezza. Continua a persistere una sorta di psicosi dalla quale molti in questa città non si sono liberati. Tutto questo nonostante stiano uscendo dei film di buon livello che in altri tempi avrebbero fatto ottimi incassi. Non so che dire, purtroppo stiamo facendo appelli da tre anni. Credo che sia il caso che il Comune o altri enti come la Camera di Commercio attuino iniziative per venirci incontro. Il cinema è cultura, è indispensabile per adulti e bambini, non spetta a me dirlo. Noi stiamo provando a resistere andiamo avanti, sperando ed aspettando novità e sviluppi. Nel frattempo credo che l'opinione pubblica debba stimolare e incentivare nuove iniziative come i campi di golf».

Anche per quanto riguarda l'altra multisala, il Torre Village, la direttrice Vittoria Formichella conferma la stessa tendenza. «La situazione è difficile e precaria, nonostante il ritorno alla normalità avvenuto da circa un anno. Stando a calcoli sommari, a parte il periodo natalizio che da sempre resta quello del sold out a prescindere, c'è un calo generale che oscilla tra il 30 ed il 40%. Le famiglie stanno avendo grandi difficoltà ad andare avanti, a sbarcare il lunario a causa degli aumenti generalizzati in tutti i settori. Alla luce di ciò se devono eliminare qualcosa, lo fanno con gli hobby o con quanto non essenziale, e in questa categoria veniamo inseriti anche noi. In questa ottica proprio per cercare di incentivare gli appassionati abbiamo varato una campagna abbonamenti a prezzi stracciati per creare movimento e far riabituare i clienti a sedersi sulle poltrone delle sale cinematografiche dove da sempre si opera in regime di totale sicurezza sanitaria, ma la risposta non è stata quella auspicata».

Ad accrescere le preoccupazioni anche l'arrivo del periodo estivo che solitamente fa registrare una flessione delle presenze. I gestori sperano che in questi mesi venga attuato un programma in sinergia per un rilancio considerato anche che la città del Bct (Festival del cinema e della televisione) contestualmente sta vedendo anche il coinvolgimento di tanti giovani nel mondo del cinema come attori (Alessandro Orrei, Cosimo Ricciolino e altri), sceneggiatori, scenografi. Nel frattempo resta ancora in sospeso la questione dello storico cinema teatro "Massimo" che ha chiuso i battenti già da alcuni anni. La struttura di via Perasso di proprietà della famiglia Miranda, costituiva un punto di riferimento e d'incontro per tutti, ma soprattutto determinava un movimento piacevole soprattutto nei week end che ravvivava e rallegrava il centro. Le saracinesche non si rialzano e per il momento non pare ci siano delle prospettive positive nemmeno a lunga scadenza.
 

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Il Mattino