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Un evento della durata di 70 minuti, quello della esibizione dell'Orchestra da Camera di Benevento diretta dal Maestro Leonardo Quadrini, che sarà trasmesso la mattina del lunedì in Albis da Raidue. «Lo scopo si legge nella delibera - è ricordare personaggi famosi e non, adoperatisi nella lotta alla pandemia, con riprese televisive della Rai, dei monumenti e del patrimonio culturale di Benevento». Ma la polemica è deflagrata ieri. Un botta e risposta innescato dal presidente del Conservatorio «Sala» Antonio Verga, cui ha duramente replicato l'assessore Alfredo Martignetti. Affollati pure i social. «In piena pandemia e in zona rossa, nonostante le norme in vigore lo vietassero, Benevento, in dispregio dei 5.000 morti della Campania, brinda con uno spettacolo registrato per la Rai», scrive Verga. Ma l'amministrazione, tramite Martignetti, rende noto che «come le riprese televisive attesteranno, non c'è stata violazione, è del tutto fantasioso parlare di assembramenti perché non solo c'era ampia distanza fra i 14 presenti (premianti e premiati), ma ciascuno di loro, a partire dagli artisti, ha dovuto esibire il certificato anti Covid o l'esito del tampone. L'accesso era precluso al pubblico, il Sant'Agostino era né più e né meno uno studio televisivo. Inutile speculare».
Ma, secondo Verga, ci sarebbe stata la presenza di numerosi artisti e un nutrito pubblico in sala. La denuncia del presidente va oltre: «Infrangendo le norme imposte in zona rossa dal Dpcm del 2 marzo, sarebbe stato registrato uno spettacolo in presenza di pubblico, attentamente selezionato, scelto tra vari rappresentati istituzionali e le forze dell'ordine. Istituzioni è l'appunto, grave, del presidente -, chiamate a far rispettare le leggi, che invece le infrangono!».
Da registrare l'intervento di «Città Aperta», soggetto civico promosso da Lorenzo Cicatiello, Delia Delli Carri, Italo Di Dio, Erminia Mazzoni, Luigi Perifano ed altri. Dopo aver attaccato Mastella in quanto l'evento sarebbe «l'ennesimo spot di una infinita campagna elettorale, come sempre a carico dei cittadini», «Città Aperta» mette nel mirino soprattutto «la violazione delle norme che riguardano la zona rossa, le cui rigide limitazioni tanta sofferenza stanno procurando a intere categorie produttive e ai cittadini. Non vorremmo che il sindaco avesse involontariamente trasferito ai beneventani il messaggio negativo per cui la legge non è uguale per tutti, e che c'è chi è tenuto a fare sacrifici e chi invece può infischiarsene di regole e divieti».
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