Concerto di Pasqua a Benevento,
scontro sulle misure di prevenzione

Concerto di Pasqua a Benevento, scontro sulle misure di prevenzione
di Gianni De Blasio
Sabato 27 Marzo 2021, 08:44 - Ultimo agg. 18:43
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Un evento della durata di 70 minuti, quello della esibizione dell'Orchestra da Camera di Benevento diretta dal Maestro Leonardo Quadrini, che sarà trasmesso la mattina del lunedì in Albis da Raidue. «Lo scopo si legge nella delibera - è ricordare personaggi famosi e non, adoperatisi nella lotta alla pandemia, con riprese televisive della Rai, dei monumenti e del patrimonio culturale di Benevento». Ma la polemica è deflagrata ieri. Un botta e risposta innescato dal presidente del Conservatorio «Sala» Antonio Verga, cui ha duramente replicato l'assessore Alfredo Martignetti. Affollati pure i social. «In piena pandemia e in zona rossa, nonostante le norme in vigore lo vietassero, Benevento, in dispregio dei 5.000 morti della Campania, brinda con uno spettacolo registrato per la Rai», scrive Verga. Ma l'amministrazione, tramite Martignetti, rende noto che «come le riprese televisive attesteranno, non c'è stata violazione, è del tutto fantasioso parlare di assembramenti perché non solo c'era ampia distanza fra i 14 presenti (premianti e premiati), ma ciascuno di loro, a partire dagli artisti, ha dovuto esibire il certificato anti Covid o l'esito del tampone. L'accesso era precluso al pubblico, il Sant'Agostino era né più e né meno uno studio televisivo. Inutile speculare».

Ma, secondo Verga, ci sarebbe stata la presenza di numerosi artisti e un nutrito pubblico in sala.

La denuncia del presidente va oltre: «Infrangendo le norme imposte in zona rossa dal Dpcm del 2 marzo, sarebbe stato registrato uno spettacolo in presenza di pubblico, attentamente selezionato, scelto tra vari rappresentati istituzionali e le forze dell'ordine. Istituzioni è l'appunto, grave, del presidente -, chiamate a far rispettare le leggi, che invece le infrangono!». Inoltre, Verga precisa che non vi è stata la partecipazione dell'Orchestra giovanile del Conservatorio (come erroneamente riportato dal Mattino appena ufficializzata la notizia delle riprese), che «mai avrebbe potuto partecipare in piena pandemia. Il Conservatorio, per il rigore delle procedure che lo contraddistingue, mai e poi mai avrebbe esposto i propri giovani musicisti, mettendo a repentaglio la loro salute e quella di altri cittadini. Non appare un caso che gli organizzatori si siano guardati bene dal richiedere la collaborazione del Conservatorio e le riprese al San Vittorino, una delle perle della città gestita dal Sala». Ben diversa l'opinione di Martignetti: «La città ringrazia la Regione per aver scelto Benevento e il meraviglioso Auditorium Sant'Agostino. Una nuova vetrina nazionale per le bellezze della città, esaltate dalle performance di artisti di grandissimo prestigio. Un appuntamento che inorgoglisce e che avrebbe dovuto mettere tutti d'accordo i fan di Benevento. Invece si è distinto anche in questo particolare momento il presidente Verga. Adesso, fermo restando lo squallore dell'accusa che rispedisco al mittente per conto della comunità, e dopo aver ribadito ancora come Benevento sia stata scelta quale sede dello spettacolo, proposta subito accettata, mi chiedo fino a che punto possa spingersi il presidente senza poi trarne le dovute conseguenze. Se non convincono le misure di sicurezza e le prescrizioni indicate dalle autorità sanitarie per manifestazioni come questa, se gli eventi nazionali allestiti e patrocinati dai Ministeri competenti sono considerati in dispregio delle vittime Covid, se si coltivano giudizi tanto negativi sulla comunità d'appartenenza o almeno sulle istituzioni che la rappresentano, e se finanche si precludono occasioni ai ragazzi del Conservatorio minando l'immagine stessa dell'Istituto beneventano, perché si occupa ancora quel ruolo?». Martignetti conclude così: «So bene che dietro molte delle critiche si nascondono spesso ragioni di appartenenza politica, capisco ma non posso giustificare questo livello così infimo che, oltre a qualificare i protagonisti, non rende giustizia alla qualità civile e culturale della nostra città». 

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Da registrare l'intervento di «Città Aperta», soggetto civico promosso da Lorenzo Cicatiello, Delia Delli Carri, Italo Di Dio, Erminia Mazzoni, Luigi Perifano ed altri. Dopo aver attaccato Mastella in quanto l'evento sarebbe «l'ennesimo spot di una infinita campagna elettorale, come sempre a carico dei cittadini», «Città Aperta» mette nel mirino soprattutto «la violazione delle norme che riguardano la zona rossa, le cui rigide limitazioni tanta sofferenza stanno procurando a intere categorie produttive e ai cittadini. Non vorremmo che il sindaco avesse involontariamente trasferito ai beneventani il messaggio negativo per cui la legge non è uguale per tutti, e che c'è chi è tenuto a fare sacrifici e chi invece può infischiarsene di regole e divieti».

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