Influenza, colpo di coda con nuovi casi a marzo. Pregliasco: «La stagione dei malanni non è ancora finita»

Nonostante la discesa delle infezioni, anche il mese corrente sarà caratterizzato da infezioni respiratorie e disturbi intestinali

Influenza, colpo di coda con nuovi casi a marzo. Pregliasco: «La stagione dei malanni non è ancora finita»
Influenza, colpo di coda con nuovi casi a marzo. Pregliasco: «La stagione dei malanni non è ancora finita»
Lunedì 4 Marzo 2024, 13:08 - Ultimo agg. 5 Marzo, 12:04
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Continua la stagione dei malanni. Secondo il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, nonostante la discesa delle infezioni, anche il mese di marzo sarà caratterizzato da moltissimi casi. A complicare ulteriormente le cose, le condizioni meteorologiche incostanti tipiche di questo periodo.

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La situazione

«Quest'anno siamo già a più di 12 milioni di casi di infezioni respiratorie registrati nella stagione, con un cocktail davvero e ampio e diversificato di cause, con molta influenza H1N1, un po' di Covid, un po' di virus respiratorio sinciziale, rinovirus ed altri.

Siamo, per fortuna, in una fase di discesa delle infezioni - nella cornice generale - ma anche questo tempo meteorologico un po' incostante non aiuta e quindi stiamo assistendo ad un colpo di coda con molti nuovi casi». A tracciare il quadro per l'Adnkronos Salute il virologo dell'università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco. Ad insidiare la nostra salute in questo periodo ci sono «anche tutti quei classici virus "cugini" dell'influenza e tipici di queste stagioni di passaggio. Patogeni che danno anche un po' di forme gastroenteriche, determinate dagli enterovirus, che creano fastidiosi disturbi intestinali». Quindi la stagione dei malanni «non è ancora finita e ci sono ancora un bel numero di casi. Ne avremo almeno per un mese, tutto marzo di sicuro», conclude Pregliasco.

Boom di infezioni intestinali

Non solo influenza. Come già anticipato, a caratterizzare il mese di marzo sarà anche il boom di casi di disturbi intestinali. «Abbiamo tantissime infezioni intestinali da microrganismi diversi che possono essere virali come il norovirus, rotavirus, adenovirus enterici e astrovirus, quindi non c'entra nulla con il periodo dell'influenza di dicembre-gennaio e un eventuale colpo di coda. L'influenza intestinale ora è fisiologica e si diffonde facilmente nelle scuole e negli asili e poi si porta a casa. In questo periodo c'è una commistione di virus diversi, oggi l'influenza è minoritaria e ci sono virus intestinali insieme anche ai batteri. È la normale circolazione pre-Covid, ora dopo quattro anni dall'emergenza ci facciamo più caso. A marzo-aprile c'è sempre stato un aumento dei casi di infezioni intestinali». Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.

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