Autonomia differenziata, la bicamerale a Napoli ma De Luca e Manfredi disertano

Forfait di sindaco e governatore sostituiti da Teresa Armato e Almerina Bove

Il vertice in prefettura con Francesco Silvestro
Il vertice in prefettura con Francesco Silvestro
di Luigi Roano
Martedì 5 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 15:10
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Si parla di Lep in Prefettura - Livelli essenziali delle prestazioni - e subito si pensa alla legge Calderoli sull'Autonomia differenziata. Insomma, il lunedì che si prospettava sulla carta sembrava bello frizzante ma a Palazzo di Governo - dove è sbarcato il senatore Francesco Silvestro presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali, con lui Catello Maresca magistrato e consigliere comunali e consulente di Forza Italia per gli affari regionali - alla fine non è successo granché perché i due principali protagonisti il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente della Regione Vincenzo De Luca - non si sono visti. Entrambi hanno delegato. Manfredi ha inviato l'assessora Teresa Armato, la Regione il capo di gabinetto Almerina Bove. Personalità qualificate ma senza dubbio ci fossero stati i numeri uno delle Istituzioni locali la discussione sarebbe stata diversa. Silvestro è arrivato in città per chiedere lumi sulla riscossione e su come funzionano alcun asset delle due amministrazioni lavoro che ha portato a termine ascoltando anche, tra le altre, le parti sociali e le associazioni datoriali. Silvestro le due assenze le ha rimarcate. «Sono questi - dice i tavoli ufficiali in cui si possono mettere in campo le problematiche. C'è un po' di rammarico e di amaro in bocca per la mancata partecipazione dei protagonisti diretti come De Luca e Manfredi che si dicono contrari all'autonomia e preoccupati dai Lep. Comunque le istituzioni sono presenti». Della famiglia De Luca presente Piero De Luca deputato del Pd, poi sono arrivati i senatori Giuseppe De Cristofaro di Alleanza Verdi e Sinistra, Anna Maria Fallucchi di Fdi, Gianluca Cantalamessa della Lega e deputato Andrea Caso del M5s. «Ci aspettavano - insiste Silvestro un confronto nel merito delle reali problematiche con gli attori politici principali. L'indagine che stiamo svolgendo nelle regioni d'Italia deve essere da stimolo per far evidenziare le difficoltà e le perplessità in seno alla questione dei Lep, così da comprendere le reali differenze nel Paese. Non siamo qui per fare campagna elettorale, ma per offrire ai cittadini risposte concrete al lavoro che quotidianamente svolgiamo». Il Presidente della Bicamerale però rassicura: «L'Autonomia partirà solo se tutte le regioni saranno alla pari». 

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Da Roma fa sentire la sua voce Roberto Calderoli: «Dal primo ciclo di audizioni sull'Autonomia, con esperti invitati dalla sinistra, emergono pregiudizi ideologici, un allarmismo immotivato e fantasiose ipotesi di pericolo che evidentemente sono figlie di un'avversione politica alla riforma».

A Calderoli e Silvestri replica De Luca junior. «Le diseguaglianze che esistono in Italia con l'Autonomia aumenteranno profondamente. Per quanto ci riguarda come Partito Democratico, l'Autonomia presenta numerose criticità, bisogna anzitutto riequilibrare l'attuale sistema di riparto e distribuzione delle risorse pubbliche, fondato sulla spesa storica, che penalizza gravemente i cittadini del Mezzogiorno». Fa sentire la sua voce Cantalamessa: «L'assenza di esponenti della Regione oltre che essere assolutamente ingiustificabile, è la prova provata che a De Luca interessa soltanto fare avanspettacolo, ma scappa dal confronto quando lo si fa nel merito». Il Governatore come è noto è in rotta di collisione con il Governo sia sull'Autonomia differenziata che sulla questione dei Fondi sviluppo e coesione. Il sindaco, invece, pur essendo contrario all'Autonomia differenziata è timoroso che il «centralismo statale venga sostituito da un centralismo regionale». 

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