Napoli, Cisl fp Campania si confronta su «Autonomia differenziata e servizi pubblici»

L'evento è in programma giovedì 7 marzo con inizio alle 9,30 presso il grand hotel Capodimonte di Napoli

grand hotel Capodimonte di Napoli
grand hotel Capodimonte di Napoli
Lunedì 4 Marzo 2024, 18:35
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«Servizi pubblici tra autonomia differenziata e costituzione» è il tema al centro del confronto organizzato dalla Cisl funzione pubblica della Campania, in programma giovedì 7 marzo con inizio alle 9,30 presso il grand hotel Capodimonte di Napoli

Ai lavori, introdotti dal leader regionale della categoria Lorenzo Medici, interverranno il presidente della conferenza episcopale mons. Antonio Di Donna, il giornalista de «Il Mattino» Marco Esposito, il giuslavorista Domenico Carozza e il presidente della Svimez Adriano Giannola. Concluderà il segretario generale Fp Maurizio Petriccioli

«Siamo fortemente preoccupati – dice Medici – di quanto potrà accadere in Campania e nel Sud se la Camera dei deputati licenzia lo stesso testo approvato dal Senato. Perché non c’è alcuna certezza sulla garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni da assicurare a tutti, con il rischio concreto di un crollo ulteriore, e probabilmente definitivo dei servizi pubblici, come la sanità, che rappresenta il settore decisivo su cui si misurano i diritti uguali per tutti, a partire da quello universale alla salute. Rivendichiamo con forza – aggiunge – che vengano prima definiti questi, individuando anche le risorse per finanziarli e superando il cappio della spesa storica che ha prodotto solo guasti allargando il divario tra le varie aree, e poi aprire un confronto con istituzioni e forze sociali per individuare le scelte utili alla crescita di tutti i territori, al Nord, al Centro e al Sud. Altrimenti, anziché rilanciarla, si spaccherebbe l’Italia in due.

Abbiamo detto, diciamo e diremo sempre no ad un progetto che divide anziché unire, nella consapevolezza che il Mezzogiorno rappresenta un valore aggiunto prioritario per il rilancio e lo sviluppo sul piano internazionale del nostro paese.»

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