De Luca alla stazione Eav di Montesanto a Napoli: «Avanti nonostante i ritardi del governo»

«Diamo lavoro alle imprese che sono insediate in Campania»

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
Lunedì 4 Marzo 2024, 11:33 - Ultimo agg. 5 Marzo, 07:05
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«La Regione Campania investe un miliardo e 300 milioni di euro per il rinnovo di tutto il parco dei treni del servizio pubblico locale. Quando inauguriamo treni nuovi è sempre una bella giornata e lo facciamo con questo che è il primo di sei treni nuovi che si aggiungono ovviamente sulla linea della Cumana Circumflegrea». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha inaugurato il primo dei convogli alla stazione Eav di Montesanto a Napoli.

De Luca ha sottolineato che «l'investimento avviene nonostante il governo nazionale. Noi andiamo avanti nonostante i ritardi che subiamo da parte del governo». 

Il governatore ha poi sottolineato che «la soddisfazione arriva per diversi motivi - ha detto - il primo è perché diamo lavoro alle imprese che sono insediate in Campania: senza il programma di treni e autobus nuovi della Regione queste aziende avrebbero chiuso.

Il secondo è perché abbiamo quasi triplicato il numero dei treni nuovi consegnati ad Eav e a Trenitalia e lo stesso vale per gli autobus nuovi, quindi davvero uno sforzo straordinario».«Noi in Campania vogliamo combattere per i nostri diritti e non è che non dormiamo la notte pensando a Fitto o alla Meloni. Noi vogliamo semplicemente lavorare in santa pace, ma non vogliamo perdere anni appresso alle fisime di Fitto e del suo dante causa» ha continuato De Luca.

De Luca è tornato a commentare le polemiche in atto con il governo per l'attesa che si prolunga sull'assegnamento dei fondi Fsc: «Stiamo affondando - ha detto - nella palude burocratica, in un anno e mezzo si va sulla Luna, questo almeno per i miei tempi amministrativi, poi se si pensa di amministrare avendo questi tempi di decisione vuol dire che siamo fuori del mondo. Già se firmiamo l'accordo di coesione domani mattina i soldi saranno disponibili fra un altro anno perché c'è un lungo percorso sugli accordi di coesione. Chi non capisce questo non può fare l'amministratore. Questa è la sostanza».

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«Da un anno e mezzo in Campania 6 miliardi di euro sono bloccati per aprire cantieri e per mettere in campo iniziative sul piano della cultura. Penso al Festival di Ravello, al Festival di Giffoni, finanziamenti aggiuntivi al Teatro San Carlo, al Mercadante, all'Estate da Re. Tutta la programmazione culturale parte un anno prima, in queste condizioni è tutto bloccato, siamo parlando di 12mila posti di lavoro, questa è la sostanza, tutto il resto, sono chiacchiere e opportunismo di chi non ha voglia di combattere» ha concluso il presidente della Regione Campania.

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