Bonus asilo nido fino a 3.600 euro, a chi spetta e come richiederlo: importi maggiori a chi ha figli piccoli. La circolare dell'Inps

L’Inps in un messaggio ha fatto chiarezza su cosa fare per richiedere il bonus, ricordando che le domande devono essere presentate, dal genitore o dal soggetto affidatario del minore stesso, entro il 31 dicembre di quest’anno

Bonus asilo nido fino a 3.600 euro, a chi spetta e come richiederlo: importi maggiori a chi ha figli piccoli. La guida
Bonus asilo nido fino a 3.600 euro, a chi spetta e come richiederlo: importi maggiori a chi ha figli piccoli. La guida
di Francesco Bisozzi
Lunedì 11 Marzo 2024, 21:36 - Ultimo agg. 12 Marzo, 09:34
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Via alle domande per il nuovo bonus asili nido. L’aiuto quest’anno raggiunge quota 3.600 euro per i genitori di bambini nati nel 2024, con un altro figlio under 10, e un Isee minorenni inferiore a 40mila euro. In questo caso il maxi contributo per il pagamento della retta dell’asilo sarà spalmato su undici rate da 327 euro circa. Il beneficio si riduce a 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) quando l’asticella dell’Isee minorenni si posiziona sopra la soglia dei 40.000 euro.

L’Inps ieri in un messaggio ha fatto chiarezza su cosa fare per richiedere il bonus, ricordando che le domande devono essere presentate, dal genitore o dal soggetto affidatario del minore stesso, entro il 31 dicembre di quest’anno.

Attenzione, però, perché la procedura non è delle più semplici. Questo mese, gli esperti demografici ne sono più che convinti, l’Istat annuncerà un nuovo minimo storico della natalità. Per uscire dal vicolo cieco delle culle vuote il governo ha rafforzato l’assegno unico universale per i figli, ha investito nella decontribuzione per le lavoratrici madri assunte a tempo indeterminato con più figli, e ha puntato sul bonus per gli asili nido. 


«Il bonus asili nido – ha spiegato l’Inps nel messaggio n. 1024 dell’11 marzo – spetta per ciascun figlio di età inferiore ai 36 mesi e nell’ipotesi in cui il minore per il quale si vuole presentare la domanda compie i tre anni di età nel corso del 2024 è possibile richiedere soltanto le mensilità comprese tra gennaio e agosto 2024». Le domande vanno presentate esclusivamente in via telematica. «Nel caso di istanza del contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici o privati – si legge sempre nel messaggio dell’istituto – deve essere allegata ai fini del rimborso la documentazione contenente la partita Iva dell’asilo nido, il nome del minore e del genitore che sostiene l’onere, gli estremi del pagamento e il mese di riferimento». L’importo del bonus nido varia a seconda del reddito della famiglia, misurato tramite il cosiddetto Isee minorenni. Un Isee minorenni fino a 25mila euro permette di accedere a uno sconto sull’asilo di tremila euro all’anno, che diventano 2.500 quando l’asticella dell’indicatore in questione si colloca tra 25.000 euro e 40.000 euro. Chi inoltra la domanda per l’aiuto con un Isee sopra i 40mila euro deve accontentarsi di un “rimborso” di 1.500 euro all’anno. Il governo però con l’ultima legge di Bilancio ha previsto delle maggiorazioni per alcuni casi eccezionali. 


I CASI CONCRETI


Se per esempio il bambino è nato nel corso di quest’anno e ha un fratello o una sorella di età inferiore ai 10 anni, e l’Isee minorenni si mantiene sotto i 40mila euro, allora il massimo del bonus sale a 3.600 euro all’anno. L’Inps precisa anche che, nel caso di domanda di contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, deve essere allegata un’attestazione, rilasciata da un pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, in ragione di una grave patologia cronica. La decontribuzione per le lavoratrici madri prevede invece un esonero del 100% dei contributi a carico delle dipendenti con due o più figli. La misura a favore delle mamme occupate ha una soglia massima di 250 euro lordi al mese, ovvero tremila euro all’anno, corrispondenti a un aumento in busta paga pari nel complesso a circa 1.770 euro netti per le retribuzioni lorde che vanno da 27.500 euro in sù. Alla fine di questa settimana arriva anche il pagamento dell’assegno unico per i figli, che per effetto della rivalutazione ha visto salire ulteriormente gli importi quest’anno: adesso chi ha un Isee in corso di validità sotto i 17mila euro prende quasi 200 euro per figlio. 

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