Palme, ok alla benedizione ma soltanto se portate da casa

Palme, ok alla benedizione ma soltanto se portate da casa
Seconda Pasqua al tempo del Covid. Stessa emergenza, purtroppo tanti morti in più, ma stavolta niente lockdown e in compenso le file di persone davanti ai centri per le...

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Seconda Pasqua al tempo del Covid. Stessa emergenza, purtroppo tanti morti in più, ma stavolta niente lockdown e in compenso le file di persone davanti ai centri per le vaccinazioni. Tra le pratiche sperimentate nel corso della chiusura totale del 2020 la più dura da recepire, nonostante l'indubbia utilità alternativa, fu la «Chiesa elettrodomestica», quella che ti arriva a casa attraverso gli strumenti della comunicazione. Non fu semplice abituarsi (scattarono anche forme di resistenza ecclesiale e per alcuni versi anche teologica) ma le celebrazioni furono vissute a distanza senza intaccare i significati profondi dei riti celebrati. In seguito, anche per la buona disposizione dei parroci a regolamentare i flussi e rispettare i vari decreti in linea con il protocollo sottoscritto tra Governo e Conferenza Episcopale, le messe e le liturgie in presenza non si sono più fermate. Di un anno fa resta nei ricordi di tutti soprattutto l'immagine dell'arcivescovo Accrocca che, da solo in un silenzio irreale e stringendo la Croce spezzata dalle bombe della seconda guerra mondiale, attraversa la città, da un ospedale all'altro, per compiere una insolita ma straordinaria Via Crucis della pandemia. Naturalmente i tempi del Natale e della Pasqua sollecitano ampie partecipazioni collettive anche se stavolta non si ripeteranno le aggregazioni pre-Covid (già non proprio da stadio) nonostante non sia stato dichiarato il tutti a casa.



Per raggiungere fasce più ampie di persone la Diocesi beneventana ha stabilito un programma di affiancamento ai riti in presenza attraverso Telesperanza (canale 98 e 603 del digitale terrestre oltre che sul canale youtube e sulla pagina facebook dell'emittente). È stato disposto che tutte le celebrazioni avvengano non oltre le 19 per consentire il rientro a casa entro l'orario del coprifuoco. L'arcivescovo Accrocca presiederà i principali riti della Settimana Santa in cattedrale. Domenica delle Palme e della Passione del Signore messa alle 10.30 animata dai gruppi giovanili di Azione Cattolica e Scout Agesci delle Comunità parrocchiali di Santa Sofia e Santa Maria della Verità in occasione della 35esima Giornata Mondiale della Gioventù.



Per l'occasione, come nel resto delle chiese, non vi sarà la tradizionale distribuzione delle palme (anche quelle in busta) ma saranno benedette quelle, in qualsiasi forma, che i fedeli porteranno da casa. Identica modalità stabilita dall'amministratore apostolico della Diocesi di Cerreto-Telese-Sant'Agata, nonché arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, nonostante, in difformità con le indicazioni della Cei, la Curia napoletana abbia assunto decisioni contrastanti tra loro che naturalmente saranno chiarite. Altro divieto già stabilito dai due presuli riguarda la distribuzione dei contenitori contenenti l'acqua benedetta nel corso della Veglia pasquale. Nella domenica delle Palme prima celebrazione ufficiale, alle 17, nella chiesa del complesso «La Pace», inaugurata stasera. Rinviata la messa crismale con tutti i sacerdoti della Diocesi di Benevento che si tiene tradizionalmente il Mercoledì Santo. Per il Triduo solenne di Pasqua celebrazioni tutte alle 19. Giovedì Santo la messa in Coena Domini; Venerdì Santo il ricordo della Passione; Sabato Santo la Veglia di Resurrezione. A Pasqua, alle 11, la messa celebrata dall'arcivescovo che invita tutti a vivere una Pasqua all'insegna della responsabilità.



«La precarietà di questi mesi dice Accrocca non ci ha distolti in gran parte dalla nostra adesione ai principi di fede, anzi in alcuni casi la pandemia ci ha rimotivati in quella direzione. Stavolta ci troviamo di fronte a scelte di grande responsabilità per il bene di tutti. Prendiamole con convinzione, contribuiamo ad aiutare i fratelli con la nostra disponibilità nei confronti delle istituzioni competenti e della nostra coscienza di cristiani che si nutre della Parola e la incarna nei gesti concreti».
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Il Mattino