Lancia gattino nel dirupo: la Lndc lo denuncia

L'associazione animalista ha indentificato l'autore attraverso il profilo Instagram

Un fermo immagine del video diventato virale
«Sta circolando in rete un video in cui un ragazzo tiene in mano un gattino di pochi mesi e, come se niente fosse, lo lancia in un dirupo dopo aver detto che è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Sta circolando in rete un video in cui un ragazzo tiene in mano un gattino di pochi mesi e, come se niente fosse, lo lancia in un dirupo dopo aver detto che è malato». Accade a Benevento, e la nota di denuncia della Lndc Animal Protection mette nero su bianco un episodio che ha indignato «tutte le perdone dotate di un minimo di sensibilità e buon senso». Rumors in proposito circolavano già da domenica sera; il filmato, che in pochissimo tempo è diventato virale, ieri è arrivato anche all'associazione animalista che in pochissimo tempo, è riuscita a risalire al profilo Instagram del ragazzo in questione e quindi al suo nome e cognome. In questo modo, l’associazione ha potuto sporgere denuncia nei suoi confronti per il reato di uccisione di animali aggravato da futili motivi. Nel frattempo, il ragazzo si sarebbe giustificato con una story su Instagram dicendo che si tratterebbe di un montaggio e che il video, fatto girare tra gli amici per scherzo, è stato frainteso. 

«Se il video sia reale o meno - dichiara in proposito Piera Rosati, presidente nazionale di Lndc - lo deciderà la magistratura a fronte della denuncia che abbiamo presentato. Ovviamente, se fosse tutto vero, si tratterebbe di un comportamento gravissimo e inquietante che deve essere severamente punito. Questi gesti di crudeltà verso gli animali compiuti da ragazzi giovani sono particolarmente allarmanti e sintomo di una psiche deviata, che rappresenta un serio pericolo per altri animali e anche per gli esseri umani. Allo stesso tempo, quand’anche si trattasse di un montaggio, il gesto sarebbe comunque molto grave perché potrebbe innescare meccanismi emulativi in altri ragazzi. Resta in ogni caso agghiacciante che per molti giovani – vista la quantità di video di questo tipo che spesso circolano sul web – la violenza sugli animali sia qualcosa di cui ridere o di cui vantarsi con i propri coetanei e viene da chiedersi dove siano le famiglie e che tipo di educazione stiano impartendo alle nuove generazioni. Giustificare o derubricare questi comportamenti come semplici ragazzate è inaccettabile e pericoloso».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino