Restano stazionarie, nella loro gravità, le condizioni di L.D. N., la giovane donna trasportata all'ospedale Cotugno di Napoli, a cui è stata diagnosticata una...
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«All'ingresso in pronto soccorso spiega Angelo Salomone Megna, direttore dell'unità complessa di Malattie infettive dell'ospedale Rummo la paziente presentava chiaramente i segni gravi di sepsi, verosimilmente meningococcica, con la presenza di porpora, per cui è stato necessario l'intervento rianimatorio con successiva intubazione e ventilazione assistita. Quindi si è reso necessario il trasferimento presso la rianimazione infettivologica del Cotugno, in quanto il nostro ospedale non dispone ancora di una rianimazione destinata alle malattie infettive. I primi sintomi possono essere aspecifici però, dopo 2-3 giorni peggiorano e compaiono nausea e vomito, febbre, pallore, fotosensibilità, insieme alla rigidità della nuca e quella all'estensione della gamba. La meningite e la sepsi meningococca si possono anche presentare con forme fulminanti, con il peggioramento delle condizioni in poche ore, e la comparsa di petecchie (piccole macchie rossastre o violacee dovute a micro-emorragie dei vasi)».
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Intanto, sul web gli amici della donna si sono scatenati per esprimere vicinanza al compagno e per pregare insieme, affinché la maestra si svegli dal coma. C'è chi cerca conforto nella fede, chi indirizza parole di conforto al compagno che, attualmente è al suo fianco in ospedale, mentre il piccolo è affidato alle cure dei nonni materni, originari di un piccolo paese della provincia di Salerno. «L'intera federazione (Fidasc) della Campania - è scritto in un post - è vicina a te, all'intera famiglia, al tuo papà, nostro ufficiale di gara e alla nostra pluricampionessa di tiro, che sta affrontando la gara più importante, quella per la sua vita e come sempre è combattiva e grintosa. Sicuramente, come ci ha abituati sui campi di gara, vincerai anche stavolta perché oltre a essere una campionessa indiscussa nello sport hai già dimostrato di essere una campionessa nella vita. Ritorniamo a vincere, regalaci per l'ennesima volta il gradino più alto del podio e facci gioire per te e insieme a te. Ti aspettiamo con la gioa e la voglia di rivederti». «Dobbiamo festeggiare ancora tante cose insieme - scrive un'amica - mangiare ancora una pizza e far giocare i nostri figli, ma lo faremo!». «Tu sei forte - scrivono ancora - e sarà l'amore della tua famiglia e di tutti i tuoi cari a darti l'energia necessaria a superare anche questa brutta prova». «Forza campionessa aspetto che mi abbracci forte come hai sempre fatto. Sono ancora pronta a mantenere le promesse che abbiamo fatto».
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Una famiglia felice, da quanto si evince dai post di poco tempo fa, in cui lei stessa scriveva di essere al culmine della felicità, nonostante le notti insonni a causa del bambino piccolo. Una giovane donna attiva, con la passione per le armi, per l'antropologia, per il teatro, ma con tanti altri impegni nel sociale, che esprime forza e voglia di vivere. Intanto, la preoccupazione ora è per il bimbo di un anno della coppia, nonostante sia vaccinato e sia stato sottoposto a profilassi. «I casi di meningite- conclude Megna - negli compresi anni tra il 2013 e il 2018 sono stati in Italia 8543, mentre, nello stesso lasso di tempo, nel nostro reparto sono stati circa 28. A questi casi si devono aggiungere anche quelli non transitati nel nostro reparto che, per l'estrema gravità, si è reso immediatamente necessario trasportare i pazienti presso la Rianimazione infettivologica del Cotugno oppure presso quella pediatrica del Santobono di Napoli».
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Il Mattino